La storia della nazionale 20, nasce l’Europa Nation League di UEFA (ultima puntata)

scritto da Walter Savigliano

Questa è l’ultima puntata di questa meravigliosa serie Web. Un grande grazie a Marco d’Avanzo di Soccerdata che ci ha fornito tutti i dettagli di questa meravigliosa storia (ne seguiranno altre…).

NASCE L’EUROPA NATIONS LEAGUE DI UEFA

A fine estate 2018 si svolgono le prime partite della UEFA Nations League edizione 2018/19, nuovo torneo organizzato dal massimo organo calcistico europeo, sorto con l’intento di trasformare le gare amichevoli per Nazionali in partite agonisticamente più valide e combattute ed utili per l’accrescimento del livello tecnico-tattico di ognuna delle selezioni europee, suddivise quindi in 3 categorie a seconda del posizionamento acquisito nel ranking UEFA in quel momento.

Le prime 12 classificate in questa speciale graduatoria sono state inserite nella Lega A, le seconde 12 in Lega B, le successive 15 squadre nella Lega C e le rimanenti 16 formazioni nella Lega D: al termine di ognuno di questi mini-campionati è previsto un meccanismo di promozioni e retrocessioni per determinare l’appartenenza nelle varie Leghe di ognuna delle 55 selezioni europee per le edizioni successive.

Ogni Lega è composta da 4 gironi di 3 o 4 squadre ciascuno, che si incontrano fra di loro in gare di andata e ritorno per determinare la classifica finale che sancisce le 4 qualificate alla fase conclusiva per designarne la vincente: la Svizzera, grazie al suo buon rendimento negli ultimi anni, viene inserita del gruppo 2 della Lega A e può quindi competere per la vittoria finale di questa edizione inaugurale del torneo.

Avversari dei nostri nel gruppo sono Islanda e Belgio, con prima gara prevista a San Gallo contro i nordici, il giorno 8 settembre: la Svizzera si approccia al torneo in modo molto serio, rifilando un eloquente 6-0 agli avversari, rivelazione assoluta agli europei di Francia, solo 2 anni prima. Al festival del gol non ci sono doppiette e partecipano nell’ordine Zuber, Zakaria, Shaqiri, Seferovic, Ajeti e Mehmedi.

Non che le amichevoli ora siano state bandite del tutto e infatti, solo pochi giorni dopo, è tempo di andare a Leicester per sfidare l’Inghilterra in un ‘friendly match’ che ancora una volta ci vede soccombere davanti ai britannici: gol subito al 56’ da Marcus Rashford, stella del Manchester UTD e tutti a casa. Un mese dopo ci aspetta il Belgio a Bruxelles per la seconda gara del girone di Nations League e l’impegno è di nuovo arduo perché la doppietta di Lukaku nel secondo tempo vanifica il momentaneo pareggio di Gavranovic, giunto a seguito di una ben orchestrata azione dei nostri su calcio di punizione; non c’è neanche il tempo per rammaricarsi che si deve risalire sull’aereo, destinazione Reykjavik.

L’Islanda sicuramente ha il dente avvelenato per la sonora sconfitta subita nella gara di andata e i rossocrociati cominciano la gara in sordina, più attenti a non subire che a far male ai padroni di casa; in porta esordisce Yvon Mvogo, che se cava bene (anche se lo rivedremo in Nazionale esclusivamente in occasione della gara successiva a Lugano in amichevole contro il Qatar) e i nostri si impongono per 2-1 con reti di Seferovic e Lang nella seconda frazione.

La Svizzera vincitrice in Islanda

Ora manca solo l’ultima sfida col Belgio per stabilire la vincente del girone, ma prima è in programma l’amichevole a Cornaredo contro gli organizzatori del prossimo Mondiale 2022. La partita è apertissima fin dalle prime battute, la difesa elvetica, con molti ragazzi alle prime esperienze internazionali, se non addirittura debuttanti in assoluto, tiene bene e l’attacco colpisce un palo e una traversa nel corso della gara: alla fine però, come da sempre accade in maniera metodica alla nostra Nazionale, i rossocrociati perdono una gara contro un avversario ampiamente alla loro portata, con una rete subita nel corso degli ultimi minuti di gioco.

A Lucerna, solo qualche giorno dopo (18 novembre 2018), arriva il Belgio e qua si registra una vera e propria apoteosi per i Rossocrociati! Esattamente come vuole la tradizione e la storia della nostra Nazionale ad una sconfitta incredibile, succede una vittoria insperata e prestigiosa: questa volta a far le spese dell’irrefrenabile voglia di riscatto di Petkovic e compagni sono i ‘Diavoli Rossi’ di Hazard e Kompany, i quali trovatisi in vantaggio addirittura per 2-0 dopo soli 17’, da quel momento in poi sono costretti ad assistere impotenti alla reazione rabbiosa, ma molto ben organizzata dei nostri, che dapprima accorciano le distanze con un rigore di Ricardo Rodriguez a metà tempo e poi si portano in vantaggio con una doppietta di Seferovic addirittura prima di andare al riposo, ma non è finita qui: nel secondo tempo segnano anche Helvedi ed ancora Seferovic, a suggellare una gara come poche se ne erano viste in precedenza. Battuto il Belgio sonoramente e così nettamente per 5-2, i nostri staccano il biglietto per le semifinali della Lega A della UEFA Nations League ed assieme ad Inghilterra e Olanda raggiungeranno il Portogallo (tutte Nazionali vincenti il rispettivo gruppo di Lega A), paese designato ad ospitare le 4 gare finali del torneo ad eliminazione diretta, nel mese di giugno 2019.

Ma il calendario, ormai saturo anche per la stagione delle Nazionali, accavalla una sull’altra le partite e i tornei, così a marzo 2019 la Svizzera è chiamata alla gara di esordio nel girone di qualificazione per gli Europei 2020: trasferta in Georgia, dove la Nazionale elvetica era stata una sola volta nella storia, pareggiando a reti inviolate nel 2003; stavolta siamo una squadra molto più matura e portiamo via una vittoria per 2-0, con reti di Zuber e Zakaria nel secondo tempo. Passano solo 3 giorni e a Basilea arriva la Danimarca per la seconda gara di qualificazione ad Euro 2020 e i nostri riescono a pareggiare una partita che li vedeva in vantaggio per 3-0 a soli 6’ dalla fine, subendo incredibilmente 3 reti in casa! Ma ormai abbiamo capito che coi rossocrociati ‘impossible is nothing!’.

Svizzera prima della finale per il 3° posto

Inghilterra prima della finale per il 3° posto

Le ultime 2 gare del nostro racconto riguardano le semifinali della prima edizione della UEFA Nations League che vedono la nostra nazionale impegnata in Portogallo, come abbiamo detto in precedenza: la semifinale è prevista ad Oporto contro i padroni di casa lusitani e finisce col risultato di 3-1, che sta di gran lunga stretto ai nostri, che avrebbero meritato uno scarto ben più ridotto, dato il numero delle occasioni da rete avute e soprattutto il gioco mostrato sul campo. Ma bisogna accettare la sconfitta anche quando immeritata e si va a Guimarães, ad affrontare la bestia nera Inghilterra nella finale di consolazione: che si giochi in casa, in trasferta o in campo neutro, non battiamo i britannici dal 1981, vale a dire da 12 partite consecutive e la tradizione si conferma anche in questa occasione e pur venendo sconfitti solo ai calci di rigore, i nostri tornano a casa con un quarto posto che, se da una parte all’inizio del torneo era certamente un risultato auspicabile, dall’altra, alla fine del torneo, lascia un po’ di amaro in bocca… un po’ come tutta l’incredibile storia di questa incredibile squadra!

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