IL GIOCATORE: Alessandro Gamba, il suo Locarno, il paragone con l’Agno, la Coppa Ticino

scritto da Roberto Colombo

Mister Remy Frigomosca: «Un ragazzo che da sempre tutto, che ama il Locarno, una figura di riferimento all’interno dello spogliatoio. E anche un grande amico».

LOCARNO – Il segreto del Locarno cannibale di questi ultimi due anni è abbastanza semplice: una rosa di giocatori di categoria superiore, sia per qualità tecniche sia per mentalità (e forse quest’ultimo aspetto non è mai abbastanza ripetuto). Mentalità significa: impegno, sacrificio e dedizione che ogni singolo elemento del Locarno investe quotidianamente per il bene della squadra, come ha ben sintetizzato mister Remy Frigomosca in una sua intervista: «[…] ma io vedo i miei giocatori sudare, e fino a quando continueranno a farlo più degli altri, allora potremo stare tranquilli».

Sacrificio e sudore, sempre, da parte di tutta la rosa, anche se poi in campo vanno soltanto in undici e quindi per qualcuno c’è il rischio di non giocare tantissimo. Ma la forza del Locarno (un altro segreto) sta anche in quei giocatori che non sempre sono titolari, quelli che fanno spogliatoio, che sono positivi, e che naturalmente si fanno trovare pronti quando è il loro turno, risultando determinanti come chi gioca tutte le domeniche. È il caso (e l’esempio) del centrocampista Alessandro Gamba che «malgrado non abbia giocato tantissimo nel girone di andata – parole di mister Frigomosca – non è mai mancato a un allenamento. Un ragazzo che da sempre tutto e che ama il Locarno, una persona positiva e una figura di riferimento all’interno dello spogliatoio. E aggiungo, anche un grande amico».

DA LOCARNO A LOCARNO

Nato il 13 dicembre 1989, Alessandro Gamba ha da poco compiuto 30 anni. La sua carriera da calciatore ha avuto inizio nel settore giovanile del Locarno, per poi proseguire in quello del Losone, società nella quale Gamba ha fatto il suo esordio nel calcio dei grandi quando i neroarancio erano in Seconda Lega Interregionale. Dopo il Losone, solo campionati di Terza Lega per l’esperto centrocampista, che ha vestito le maglie di Minusio, Solduno e Tenero Contra. Due anni fa il ritorno a casa, nel Locarno, ripartito dal basso in seguito al fallimento del gennaio 2018. Nella passata stagione, con il Locarno, Alessandro Gamba ha vinto il campionato di Quinta Lega e quello di quest’anno in Quarta Lega è il suo secondo campionato consecutivo con la squadra di Remy Frigomosca.

I TROFEI SONO I LEGAMI, NON I RISULTATI

«È molto difficile – racconta lo stesso Gamba – poter dire quali siano state le soddisfazioni più grandi che il calcio mi abbia dato, perché conservo bellissimi ricordi per tutte le squadre in cui ho giocato. Ho stretto sempre grandi legami e belle amicizie. E, per come la vedo io, sono questi i trofei più importanti che si possono ottenere nel calcio regionale».

CHALCIO: Ciao Alessandro, quali sono stati i momenti più belli del vostro girone di andata?

Alessandro Gamba: «Non saprei, i momenti più belli ed emozionanti di solito si vivono nella seconda parte della stagione, quando le partite iniziano a essere decisive. Se però devo scegliere una partita dell’andata, dico quella contro il Someo: siamo rimasti in 9 per 25 minuti (anche per una mia espulsione), ma abbiamo vinto lo stesso, un successo sofferto e appagante, di squadra».

CHALCIO: Obbligati a vincere…anche la Coppa Ticino?

Alessandro Gamba: «Ovviamente in campionato siamo obbligati a vincere, ma non è uno stress, al contrario, è una cosa positiva e molto stimolante. È il bello di far parte di una società come il Locarno che ha un progetto ambizioso. Avere questi stimoli è il nettare per qualsiasi giocatore che si dedica al calcio con passione e impegno. Per quanto riguarda invece la Coppa Ticino, tutte le squadre ancora in gioco possono arrivare fino in fondo, penso però che oggi ci siano squadre più attrezzate di noi per vincere, anche se nel calcio non c’è nulla di scontato. Quindi, il Locarno che vince quest’anno la Coppa Ticino, non la ritengo una cosa così utopica».

CHALCIO: Pensando a voi mi viene in mente l’Agno, si può fare un paragone?

Alessandro Gamba: «Il paragone può starci, nel senso che sia Locarno che Agno hanno un progetto chiaro e ambizioso, ed entrambe sono ripartite dalla categoria più bassa del calcio regionale. Tuttavia, con tutto il rispetto per l’Agno, dove stanno facendo un lavoro mostruoso e mi complimento con loro, il Locarno è il Locarno. Non dimentichiamoci cosa per tanta gente e per la regione ha rappresentato il Locarno. Quando ti capita di disputare partite in Quinta e Quarta Lega con 300/400 persone come pubblico, capisci che stai indossando una maglia che va oltre al buon progetto sportivo. Stai indossando una maglia che per 100 anni ha fatto la Lega nazionale e che è ancora sostenuta da tanta gente che dobbiamo rispettare. Chiunque verrà a giocare qui deve capire cosa rappresenta lo stemma che porta».

CHALCIO: Futuro, cosa ti aspetti sia a livello personale che di squadra?

Alessandro Gamba: «Ho fatto un girone di andata un po’ sottotono, quindi personalmente vorrei riuscire a divertirmi di più in campo. A livello di squadra, invece, l’obiettivo è di vincere il campionato e poter passare dei bei momenti insieme ai miei compagni e ai nostri tifosi. Ho tanta voglia di avare tanti altri bei ricordi legati a questa mia nuova esperienza sportiva iniziata due anni fa quando sono tornato al Locarno».

QUARTA LEGA (GRUPPO 2) – RECUPERI 10ª E 11ª GIORNATA

Mercoledì 11 marzo Locarno – Brissago (20.30 Lido, Locarno)

Mercoledì 11 marzo Intragna – Leventina (20.30 San Giorgio, Golino)

Domenica 15 marzo Locarno – Leventina (15.00 Lido, Locarno)

Domenica 15 marzo Rorè – Claro (14.30 Cioldina, Roveredo)

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