di David Conti
Sorride Mattila. Forse abbiamo capito come mai, contro l’Etoile Carouge nell’ultima uscita, i bellinzonesi hanno colpito due pali, centrato un’asta e realizzato due gol. «A parte gli scherzi, durante la preparazione invernale in Spagna abbiamo lavorato un po’ di più sotto questo aspetto e i risultati si vedono». Episodi che spesso e volentieri sbloccano partite altrimenti difficili da vincere. Soprattutto quando le difese avversarie non ti lasciano spazio. «Prendiamo la partita di domenica. Nei primi 20’ abbiamo fatto fatica perché loro erano raggruppati in difesa. Siamo stati bravi a cambiare modulo. La Challenge League mi ha stupito: c’è più volontà, più corsa anche se si ragiona meno e c’è un abisso a livello di qualità. Per certi versi è però più difficile della Super League, campionato nel quale le avversarie ti permettono maggiormente di far girar palla». E poi, non da ultimo, c’è una questione di motivazioni… «Be’, ovvio, un conto è andare a Berna contro l’YB, un altro è giocare a Wil… Bisogna essere bravi a trovare gli stimoli giusti».