«Gioco di mano, gioco di villano», quando l’élite del calcio (rossocrociato) si trasforma in un batter d’occhio in un altro sport…

scritto da Claudio Paronitti

«Gioco di mano, gioco di villano», recita un proverbio che può essere, con tutti i paragoni dei vari casi, trasportato all’ultimo fine settimana dell’élite del pallone rossocrociato, dove si sono osservati alcuni episodi che hanno portato a evidenziare delle scorrettezze grazie agli interventi del VAR

I due anticipi del sabato, Winterthur-Sion e Young Boys-Lugano, sono scivolati via senza particolari problemi per i direttori di gara Sven Wolfensberger e Luca Cibelli. I tre duelli della domenica, invece, sono stati oggetto di momenti da analizzare attentamente al video.

Al Kybunpark, nel match tra San Gallo e Lucerna, sono stati due gli interventi di Stefan Horisberger, addetto al VAR, in aiuto di Fedayi San. Al 13′ un braccio largo all’interno dell’area di rigore di Martin Frýdek (il quale non si è capacitato della decisione presa anche nelle dichiarazioni del post-partita) non poteva rimanere impunito. Il penalty è stata la logica conseguenza. Come lo è stato, ma per un pestone di Ismajl Beka su Lukas Görtler, al 77′, quando è stata concessa la seconda massima punizione di giornata ai biancoverdi.

Nel corso del 281° derby della Limmat tra Grasshopper e Zurigo, Esther Staubli è venuta in soccorso a Urs Schnyder per annullare il tocco con la mano di Fidan Aliti (57′), il quale ha pure avuto il coraggio di esultare nonostante la chiara irregolarità. In seguito, i tigurini hanno ribaltato le Cavallette, trovando il primo successo del campionato nella sfida cittadina.

Infine, al St. Jakob-Park sono stati due i momenti finiti sotto la lente del VAR Sascha Kever. Al 68′, si è deciso di non punire un fallo di mano che avrebbe consentito al Basilea di andare sul dischetto e, probabilmente, chiudere il discorso concernente la vittoria. Al 95′, invece, un tocco con il braccio di Fabian Frei (molto simile a quello del luganese Lukas Mai a Lucerna) è stato valutato come irregolare e dunque punibile con il penalty, poi trasformato da Chris Bedia per il definitivo 2:2, a favore del Servette.

Quello trascorso è stato un fine settimana intenso per gli addetti al VAR, i quali sono stati costretti a intervenire in un turno in cui il «gioco di mano» è risultato il classico «gioco di villano»…

Leggi anche questi...