GER-1, Yann Sommer è pronto a ripartire: «Giocare senza pubblico è, allo stato attuale delle cose, l’ultimo dei problemi»

scritto da Claudio Paronitti

Se nelle prossime ore il Governo tedesco darà il suo (probabile) via libera, la 1. Bundesliga sarà il primo dei maggiori campionati a ricominciare dopo la sospensione dovuta all’emergenza sanitaria. Ovviamente, considerate le particolari circostanze, le partite rimanenti si disputeranno a porte chiuse e senza la possibilità di assembramenti al di fuori degli impianti, pena la sospensione immediata degli incontri

Tra i numerosi calciatori svizzeri che militano in Germania, ce n’è uno che, nonostante si debba rinunciare all’apporto del pubblico, non vede l’ora di riprendere l’attività. Nello specifico, si tratta di Yann Sommer, portiere del Borussia Mönchengladbach, il quale è stato contattato dal Blick sull’argomento di questo periodo: «Quando puoi contare sul sostegno della gente le emozioni sono chiaramente di più. Occorre sempre stare attenti a rimanere concentrati. D’altro canto, quando lo stadio è vuoto, è più complicato per via del silenzio assordante. Giocare senza pubblico è, allo stato attuale delle cose, l’ultimo dei problemi».

La data cerchiata in rosso sul calendario della Deutsche Fussball Liga è il 9 maggio. Ciò in relazione anche a dei segnali di allentamento maggiori rispetto alla Svizzera: «Tuttora, la situazione rimane drastica, ma sta migliorando piano piano. I negozi fino a 800 metri quadrati sono di nuovo aperti da qualche giorno. In Svizzera il primo allentamento inizierà solo oggi. In linea di principio, tuttavia, in entrambi i paesi è importante avere fiducia nel Governo».

Il 31enne, indiscusso titolare dei Fohlen e della nazionale rossocrociata, racconta come è stato vissuto il momento del ritorno alle sedute giornaliere: «Abbiamo iniziato molto cautamente, ovviamente con un margine di sicurezza e a gruppi di due e tre elementi al massimo. Abbiamo a disposizione diversi spogliatoi e pochissimi giocatori giungono allo stadio contemporaneamente. Tutto viene disinfettato e tutti aderiscono rigorosamente alle norme igieniche. Inoltre, non mangiamo insieme dopo l’allenamento, ma ci portiamo il cibo da casa. Per quanto mi riguarda, io lo uso poco perché cucino spesso a casa da solo. Il mio menù è equilibrato, con molte verdure di stagione, pesce o carne, con informazioni sull’origine. È anche particolarmente importante per me sostenere i negozi più piccoli. Come atleta, è essenziale che tu rimanga in forma per il giorno “X”, ovvero quello della ripartenza».

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