
Il percorso di invincibilità del Mendrisio da quando è sopraggiunto alla sua conduzione Francesco Ardemagni è proseguito come previsto, pur con qualche patema d’animo di troppo, anche contro il fanalino di coda Schattdorf
Quando la sfida del 21° turno del Gruppo 4 di Seconda Lega Interregionale ha trovato la sua conclusione, ci siamo rivolti al condottiero della squadra momò per farci raccontare le sue sensazioni a riguardo. Ecco, di seguito, la dettagliata analisi fornitaci dal coach biancorossonero:
«È stata una partita complicata, perché il nostro avversario è arrivato in Ticino con il “coltello tra i denti” e “l’acqua alla gola”, pronto dunque a dare il massimo. Questa è la categoria della corsa e della fisicità e quindi ci hanno messo in difficoltà con il loro pressing a tutto campo e con la voglia di combattere sulle seconde palle, vincendone molte. Ciò non ci ha permesso di proporre un gioco più fluido e che potesse portarci in vantaggio presto. Non ci siamo tuttavia fatti prendere dalla frenesia, abbiamo giocato con la testa giusta e siamo riusciti a venirne a capo con un bel gol di Giovanni Italo.
Non era semplice preparare questa gara dopo aver vinto un derby fuori casa e invece abbiamo dato continuità al nostro campionato e questo è un buon segnale. A livello numerico, ci troviamo un po’ in difficoltà. Sabato, dopo pochi minuti, abbiamo dovuto rinunciare a Tito Tarchini e un altro centrocampista dovrà fare il difensore, in un reparto dove siamo veramente cortissimi. Per la prossima partita avremo un paio di squalificati e sarà una settimana dura verso il derby con il Gambarogno-Contone.
Ad ogni modo, bisogna rendere merito allo Schattdorf per il grande cuore messo in campo e per la voglia di non mollare mai. Faccio anche i complimentti ai miei ragazzi, in quanto sono rimasti in partita e lucidi per tutti i novantacinque minuti. Avanti così».