La prima fatica ufficiale della stagione agonistica 2024-2025 del Lugano è andata agli archivi con la conquista della posta piena contro il Grasshopper
Qualche istante dopo il triplice fischio finale del direttore di gara lucernese Urs Schnyder, mister Mattia Croci-Torti è pronto ad analizzare la performance fornita dai suoi ragazzi al cospetto delle Cavallette. Ecco, di seguito, quanto asserito dal tecnico del gruppo bianconero:
«Quello che abbiamo visto nei primi trenta minuti non è stato il Lugano che conosciamo. Trovare le sinergie iniziali non era affatto scontato. Ci siamo fatti del male da soli, concedendo un rigore [ingenuo] al Grasshopper. Dopodiché, c’è stata una grande reazione di carattere e siamo rimasti in partita sino alla fine, dove è uscito il nostro tasso tecnico e la voglia di vincere.
Il problema non era tanto la differenza di ritmo del gioco, ma il ritmo nella conduzione della palla, che deve girare con un altro tasso tecnico. Noi andavamo troppo lentamente, non siamo entrati in campo con la fame necessaria a vincere i duelli. Ci sono cose che non mi sono piaciute, ma esse rimangono solamente nei primi venticinque minuti. Ciò non mi pesa, perché ho visto la reazione contro un avversario più pronto di noi nelle prime battute. Quando sei troppo lento, dai fiducia agli avversari.
La prima partita devi vincerla per dare un segnale a tutta la concorrenza. Ero sicuro che avremmo portato a casa la posta piena e nel finale e chi mi conosce sa che ero tranquillo nonostante il gol fosse arrivato solamente nei recuperi.
La gestione verso il Fenerbahçe? Non avevo in mente la sfida con i vice-campioni turchi, questo è stato dimostrato. Nella ripresa abbiamo avuto il controllo della partita. Sono convinto che Hicham Mahou e Daniel Dos Santos ci hanno dato qualità e Kacper Przybyłko. L’allenatore e lo staff magari hanno sbagliato all’inizio e sono stati bravi a rimediare. Ci vuole sempre un po’ di tempo per trovare le nuove dinamiche. Dobbiamo lavorare tanto, anche se non ce ne sarà molto perché giocheremo parecchio.
Žan Celar? È un giocatore che rimarrà nella storia del club per numero di reti segnate. Non ricordo dopo la coppia Julio Hernán Rossi-Christian Giménez un elemento del genere. Posso solamente ringraziarlo per quello che ha portato qui dopo due stagioni difficili in Serie B. Auguro il meglio a un ragazzo che si è allenato ogni giorno e per tutte le stagioni qui a Cornaredo con una dedizione rara da vedere in un calciatore così giovane».