La terza uscita ufficiale nella nuova stagione di Credit Suisse Super League del Lugano si chiude con un successo al cospetto del Servette
Qualche istante dopo il triplice fischio finale di Lionel Tschudi, il tecnico bianconero Mattia Croci-Torti s’intrattiene come di consueto con i rappresentanti dei media presenti allo Stadio di Cornaredo per analizzare la prestazione appena fornita dai suoi protetti. Ecco, di seguito, le sensazioni «a caldo» rilasciate dal 42enne momò:
«Sicuramente abbiamo una rosa ancora molto forte. Io ho la fortuna di avere una squadra subito pronta a giostrare in ogni occasione. Il gruppo deve capire che l’allenatore ha fiducia in tutti e ognuno deve avere fiducia nei propri compaggni. La cosa che mi piace è che il pubblico ha capito che la nostra forza è il gruppo. Io sono molto contento di questa situazione.
Nonostante lo svantaggio, siamo riusciti a rimanere tranquilli e a mantenere consapevolezza nei nostri mezzi. Le gare europee, come quella con il Fenerbahçe, ti infondono tanta fiducia. Poi, dalla panchina, possiamo cambiare le dinamiche della partita. Dopo l’uno a uno abbiamo dimostrato tanta voglia di vincere. Dobbiamo andare avanti così. È dal 15 luglio che ripeto che siamo “in missione”. Non tutte le volte avremo la fortuna di trovare una rete come quella del due a uno. Ma la fortuna aiuta gli audaci.
I ragazzi si sanno sempre adattare e la filosofia è sempre la stessa. Il gruppo si diverte e crede nel fare questi cambiamenti. Contro i ginevrini ho letto sicuramente male i primi quindici minuti. Poi, uscivamo con più tranquillità senza lasciare loro le ripartenze, su cui sanno essere decisivi. Tre vittorie nelle prime tre? Sotto la mia gestione non era mai successo [l’ultima volta si registrò all’inizio della stagione 2010-2011, quando il Lugano militava ancora in Challenge League – a subìre la legge bianconera furono, nell’ordine, Chiasso, Wohlen, Kriens e Vaduz, ndr].
Noi candidati al titolo? La vittoria dello scorso anno a Berna ha dato un primo segnale. Se qualcuna delle big davanti non svolgono il loro compito e non giocano da “schiaccia-sassi”, è chiaro che occorre approfittarne. Il mio ringraziamento va alla società per mettermi a disposizione giocatori con tanta fame. Il segnale che volevamo dare lo abbiamo dato. A livello di rosa, siamo migliori del Servette».