FC Lugano, l’analisi post-Young Boys: il cinismo dei bernesi è stato lampante, proprio come l’arroganza del direttore di gara

scritto da Claudio Paronitti

Uno strepitoso girone d’andata – disputatosi ben oltre le aspettative – ha permesso al Lugano di issarsi al 4° posto provvisorio con un bottino raggranellato pari a 30 punti, il numero più alto dal ritorno nell’élite del pallone rossocrociato

Il pesante e severo kappaò patìto contro i gialloneri, che ha fatto scivolare ai piedi del podio i bianconeri proprio all’ultima curva della prima parte di stagione, porta un po’ di amarezza sotto le volte di Cornaredo. Ad ogni modo, non si può assolutamente fare di ogni erba un fascio, perché i protetti di mister Mattia Croci-Torti hanno costantemente dimostrato le loro qualità, anche contro i bernesi, che hanno giocato con un certo cinismo per riuscire a rientrare dal Sud delle Alpi con la posta piena e, come dichiarato dal loro capitano Fabian Lustenberger a fine partita, con tre punti d’oro. L’efficacia dell’ultimo pomeriggio competitivo dell’anno solare è stata dalla parte dei confederati, che con il poker di Jordan Siebatcheu e l’incornata di Mohamed Ali Camara hanno salutato provvisoriamente con un sorriso grande così.

A fare da contraltare alla performance dei vari giocatori di movimento vi è stata l’arrogante prestazione fornita da Luca Cibelli, il 33enne arbitro friborghese promosso per chissà quali motivi a fischietto internazionale negli ultimi giorni. I cinque cartellini gialli comminati ai padroni di casa contro l’unico rifilato a un calciatore ospite sono la conferma di una direzione arbitrale, per quel che concerne le sanzioni disciplinari, a senso unico. Le ammonizioni che hanno colpito Jonathan Sabbatini al 48′ e Olivier Custodio al 70′ sono pesanti da digerire, perché i due metronomi del centrocampo ticinese non potranno essere a disposizione per la trasferta di Berna in quanto squalificati. Particolarmente deleteria la decisione concernente il capitano, punito con la doppia beffa del calcio di rigore per un normale contrasto in area con Meschack Elia.

Che gli arbitraggi in Svizzera, ad eccezione di Sandro Schärer e Fedayi San, siano di scarsa qualità è un fatto appurato da molte parti. Non però dagli organi competenti di UEFA e Federcalcio rossocrociata, le quali continuano a premiare i direttori di gara con promozioni poco sensate. Questa è l’attualità dei fatti. Ai posteri, come sempre, l’ardua sentenza finale…

Leggi anche questi...