FC Lugano, l’analisi post-Sion: c’è un’inversione di tendenza, se non si ottiene la posta piena un punto è meglio di niente

scritto da Claudio Paronitti

FC Sion vs FC Lugano, domenica 5 marzo 2023

Il secondo atto consecutivo tra Sion e Lugano, proposto nuovamente all’interno del rettangolo verde dello Stade de Tourbillon, è risultato differente rispetto al primo infrasettimanale di Helvetia Coppa Svizzera

Questo soprattutto a causa del pareggio imposto dai padroni di casa ai bianconeri, i quali hanno affrontato la rivincita – andata in onda a circa 90 ore di distanza dalla gioia del mercoledì precedente – con la giusta attitudine e un atteggiamento che faceva presagire a un replay pure nel punteggio. La premessa c’era tutta e il gol del vantaggio siglato da Ousmane Doumbia poco dopo la mezz’ora era il chiaro segnale di una squadra attenta a tutti i dettagli in qualsiasi zona del terreno di gioco.

Le tre sostituzioni effettutate dal «coach» vallesano Christian Constantin ha un po’ destabilizzato a inizio ripresa i protetti di mister Mattia Croci-Torti, che hanno dovuto attendere qualche istante per cercare la bussola. Ritrovato il bandolo della matassa, v’è stata una ghiotta chance (mancata di testa da Fabio Daprelà) che ha anticipato l’incornata vincente di Giovanni Sio dall’altro lato del campo. Ancora una volta è stata una palla ferma a condannare la squadra, in difficoltà esclusivamente su situazioni del genere e nel finale, quando gli spazi si sono aperti un po’ di più, in quanto entrambi i gruppi volevano uscire dal rettangolo verde con un successo.

Alla fine, nessuno ha potuto alzare le mani al cielo per la conquista dei tre punti. Se in casa vallesana essi mancano da dodici giornate, sotto il tetto ticinese se n’è ottenuta una sola nelle ultime sette. In questo lasso di tempo, però, è arrivata un’unica (e immeritata) battuta d’arresto in campionato a Winterthur. Per il resto, sono cinque gli «X» ottenuti. Come dire, se non si riesce a vincere un punto è meglio che niente…

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