La novantanovesima edizione di Helvetia Coppa Svizzera è storia. E la storia viene scritta con merito, bisogna essere onesti, dal Servette, che infligge al Lugano la seconda battuta d’arresto filata in un atto conclusivo
Le due sconfitte di chiusura della stagione agonistica di Credit Suisse Super League – patìte contro Zurigo e proprio Servette -, catalogate (per certi versi, a giusta ragione) come «indolori», avrebbero potuto e dovuto essere però prese come un piccolo segnale d’allarme per una squadra bianconera che alla fine è apparsa, pur credendoci sino in fondo, a corto di fiato e di idee al cospetto di un avversario più presente all’interno del rettangolo verde sintetico del Wankdorf e vincitore del trofeo dopo ben ventiquattro calci di rigore (se non è record, poco ci manca).
Il successo dei ginevrini, considerati i centoventi minuti, non fa una grinza per l’attitudine e la volontà che essi hanno portato in campo sin dalle prime battute. Dal canto suo, la truppa di mister Mattia Croci-Torti è sembrata appannata e a corto di fiato dopo un’annata trascorsa ai vertici nazionali, dando del filo del torcere (anche se per poche giornate) allo Young Boys per il primo posto in campionato e fornendo in aggiunta performance costantemente positive su suolo europeo, dove si è raggiunta la fase a gironi di UEFA Europa Conference League, riuscendo a sbancare come acme del percorso il rovente impianto turco del Beșiktaș JK.
Ora, è chiaro, è l’amarezza il sentimento principale che aleggia nello spogliatoio bianconero. Non tutto è però così grigio come potrebbe far credere il kappaò con i granata, ai quali bisogna rendere tutti i meriti del caso per essere riusciti a interpretare meglio una gara secca e imprevedibile. Il futuro di questo gruppo è assicurato, tanto più se a esso verranno aggiunte delle pedine di qualità e di quantità che daranno allo staff tecnico una rosa ancor più lunga e, contemporaneamente, competitiva. Perché, dopo un paio di settimane di vacanza, ci si ripresenterà al campo per preparare il prossimo esercizio agonistico, in cui si avrà la possibilità di confrontarsi per la prima volta con i preliminari di UEFA Champions League (Fenerbahçe SK o Dynamo Kiev gli avversari).