FC Lugano, l’analisi post-Monthey: un compito portato a termine con pazienza e un ritmo da ritrovare per diversi ragazzi

scritto da Claudio Paronitti

Impegnato contro il Monthey, formazione di Seconda Lega Interregionale, il Lugano ha ottenuto il biglietto per i quarti di finale di Helvetia Coppa Svizzera. Il risultato di 3-0 consente ai bianconeri di ospitare il Lucerna al turno successivo, in programma mercoledì prossimo sotto le volte di Cornaredo

Con in campo quasi tutte le seconde linee (gli unici titolari inamovibili sono stati il terzino destro Ákos Kecskés e il centrocampista Olivier Custodio), i ticinesi hanno faticato più del previsto a prendere le misure a un avversario molto voglioso di ben figurare e, perché no, di riuscire a sgambettare una formazione di quattro categorie superiore. Inizialmente, tale differenza, come spesso capita nei turni del torneo a eliminazione diretta, non si è notata. Poi, con il passare dei minuti, i sottocenerini hanno preso in mano le redini del confronto, riuscendo a conquistare il break decisivo con Christopher Lungoyi, poco appariscente nella prima mezz’ora di gioco ma bravo a farsi trovare pronto al posto giusto per indicare la via del successo ai suoi compagni.

La preparazione di tre settimane a questa gara ha finito per essere una fattura troppo pesante per i vallesani, lodevoli ad ogni modo per un atteggiamento sempre positivo e votato all’offensiva. La loro sfortuna è stata essersi trovati di fronte un Sebastian Osigwe attento sino in fondo. Proprio il portiere di riserva è stato l’altro grande protagonista della sfida su sponda luganese. Gli altri elementi poco utilizzati e ai quali è stata data l’opportunità di mostrare le proprie qualità non hanno convinto del tutto. Il mancato ritmo che si può assaporare all’interno di una gara ufficiale ha fatto in modo che elementi come Stefano Guidotti faticassero più degli altri. Tutto è bene ciò che finisce bene, però. Contava superare il turno, evitando di passare per i tempi supplementari. Missione compiuta. Ora, testa dapprima al Losanna e poi al Lucerna.

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