L’immediato vantaggio di Ayman El Wafi è illusorio, sveglia il Fenerbahçe dal torpore iniziale, tanto che a cavallo della pausa Edin Džeko ribalta la situazione. Le situazioni successive rendono però un po’ più incerto il match di ritorno
Entrato in campo con tanto coraggio al cospetto di un avversario pieno di campioni e di nomi altisonanti, il gruppo ticinese sogna l’impresa per tutta la prima frazione, ossia sino al momento in cui Yanis Cimignani vanifica l’ottimo lavoro svolto con un intervento falloso insensato su Dušan Tadić che costa un logico calcio di rigore a favore dei vice-campioni di Turchia. È l’inizio della fine per i ticinesi, i quali incassano psicologicamente il colpo e lasciano terreno ai più esperti Canarini Gialli, la cui manovra migliora in modo sensibile con il passare dei minuti.
Nonostante il pregevole pareggio nel «sette» di Uran Bislimi dopo lavoro preparatorio di Mattia Bottani, gli ospiti mantengono il controllo del duello. Anche se per ritrovare il vantaggio devono ringraziare la disattenzione di Lukas Mai, autore di un assist a Sebastian Szymański inguardabile per i colori bianconeri e da evitare di mostrare ai ragazzini che intendono intraprendere la carriera di calciatore. Tale errore, imperdonabile a questi livelli, lancia verso il successo la formazione di Istanbul, a segno una quarta volta poco dopo. La rete di Milton Valenzuela in estrema chiusura consentirà ai luganesi di affrontare le prime fasi del match in Turchia in maniera un po’ più infuocata e con un’attitudine tale da cercare un exploit d’altri tempi.