
La 26a giornata dell’élite del pallone rossocrociato, che ha anticipato la sosta dedicata alle partita di qualificazioni ai Campionati Mondiali del prossimo anno in Qatar, ha visto il Lugano affrontare e battere in rimonta il Basilea nel secondo anticipo del sabato sul terreno amico dello Stadio di Cornaredo
La gara del Sud delle Alpi, assolutamente gradevole nonostante un clima vieppiù freddo, ha permesso ai bianconeri di ritornare alla vittoria dopo un’eternità. Correva infatti il 29 novembre 2020, dunque esattamente 112 giorni prima, e l’avversario era proprio… la squadra guidata da Ciriaco Sforza. Allora, la rete decisiva venne messa a segno da Mattia Bottani al 92′ su passaggio di Jens Odgaard (ora elemento della rosa del Pescara). Ieri sera, invece, il vantaggio ospite siglato da Arthur Cabral di testa su un’uscita avventata e assolutamente da evitare in futuro di Noam Baumann, è stato annullato dagli spendidi sigilli di Sandi Lovrić all’ora di gioco e Mattia Bottani (ancora lui!) tredici minuti più tardi. Il numero 10 è così diventato il castiga-Basilea per eccellenza. I suoi due punti personali hanno regalato ai ticinesi sei punti che in classifica, e per la salvezza, sono fondamentali.
È stata però la prestazione fornita da tutti gli elementi scesi in campo a far sorridere mister Maurizio Jacobacci e il suo staff tecnico. Il ritorno al classico modulo iniziale (3-5-2), e poi a un più offensivo 3-4-1-2 in avvio di ripresa, è stato digerito molto bene dai ragazzi, capaci di mettere sotto un’asfissiante pressione un avversario a corto di ossigeno, ma resosi pericoloso sino al triplice fischio di Urs Schnyder. La rovesciata di Arthur Cabral al 93′ è stata respinta in calcio d’angolo da un Noam Baumann autore sì di una mezza papera sul vantaggio ospite, ma protagonista di numerosi interventi decisivi da quel momento in poi. L’uscita in tuffo un minuto più tardi ha confermato che il portierone bianconero ha superato al meglio l’istante di appannamento capitatogli nella prima frazione. Al n° 46 si potrà anche imputare qualche parata non effettuata come si deve, ma non si può negare che, quando la concentrazione è massimale, la resa lo è altrettanto. E alla sosta si va con un bottino di 36 punti. Per raccontarla come ama fare il tecnico, ne mancano ancora 3 per ottenere la salvezza. Magari nel giorno di Pasqua a Ginevra contro il Servette.