FC Lugano, il pre-Hapoel Be’er Sheva con Mattia Croci-Torti e Jonathan Sabbatini: «Sarà speciale, pronti alla battaglia»

scritto da Claudio Paronitti

All’inconsueto orario delle 18:45 ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione della sfida valida per l’andata del terzo turno preliminare di UEFA Europa Conference League tra il Lugano e l’Hapoel Be’er Sheva

All’interno della più ampia Sala Est (situata sotto la tribuna Monte Brè) dello Stadio di Cornaredo, sono intervenuti mister Mattia Croci-Torti e al capitano Jonathan Sabbatini, i quali hanno offerto nella maniera seguente l’anteprima del primo atto tra i bianconeri e gli israeliani.

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Mattia Croci-Torti (allenatore) – «Uran Bislimi ha subìto un piccolo stiramento al collaterale del ginocchio. Starà a riposo per qualche giorno e faremo di tutto per recuperarlo per settimana prossima. Io cercherò di mettere in campo sempre la formazione migliore, sapendo che alcuni giocatori soffrono le partite ravvicinate. Vedremo quali rotazione eseguire, pensando soprattutto al livello fisico e psicologico dei miei ragazzi e il modo in cui gestirlo nel miglior modo possibile.

Per me, sarà una serata speciale. Spero che anche per i tifosi sia così. Mi ricordo il duello che affrontò il Lugano di Pierluigi Tami contro i lettoni del Ventspils. Pensare di essere l’allenatore bianconero a vent’anni di distanza, mi carica tantissimo e mi fa credere in una grande serata.

Pregi e difetti dell’Hapoel Be’er Sheva? Attualmente, sta molto bene fisicamente e fa dell’intensità il suo pregio. È una squadra a cui piace giocare a calcio. È esperta e piena di nazionali. Vedremo un avversario che non arriverà a nascondersi e che vorrà imporsi. Ha questa qualità, soprattutto a centrocampo. Noi dovremo essere bravi ad accettare questo aspetto per cercare poi di rispondere con veloci transizioni.

Le quote favorevoli dei bookmakers? Alla fine, è il campo che parla sempre. Nelle dodici partite di UEFA Europa League io ero assistente. Questi incontri ci hanno dato consapevolezza. Partiamo alla pari, senza paura. Penso che avremo l’atteggiamento giusto, con il necessario rispetto e sapendo che settimana prossima in Israele sarà una bolgia.

Abbiamo seguito con interesse il sorteggio dei playoff di martedì. Non credo di dire un’eresia che sarebbe stato peggio affrontare altri avversari. Noi, però, ci concentriamo solo sulla partita di domani. Evidentemente, il Be’er Sheva avrà un vantaggio visto che non ha ancora iniziato il campionato. Non cerchiamo alibi, ma gli israeliani hanno un piccolo aiuto in tal senso.

Il “tour de force”? Fisicamente, non sarà semplice. Non cerchiamo scuse o alibi. Siamo in possesso di giocatori capaci di sopportare questi istanti. Starà poi a me capire chi è più stanco e chi meno. Dobbiamo pensare solamente alla partita di domani e non portare negatività all’interno del gruppo».

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Jonathan Sabbatini (centrocampista) – «La differenza di preparazione tra questo match e quello di cinque anni fa riguarda l’emozione, che soprattutto nel primo tempo del primo incontro ci ha giocato un po’ contro. Poi, ovviamente, con il passare dei minuti questo nervosismo è stata trasformata in qualcosa di positivo e abbiamo disputato un’ottima gara. Se penso a domani, penso che siamo pronti al duello.

Personalmente, è già da tempo che volevamo giocare una partita del genere a Cornaredo. Le sensazioni vissute a Lucerna e San Gallo sono state belle, ma non così forti come quelle che vivremo domani sera. È una partita che abbiamo voglia di giocare.

Sulla carta, loro sono i favoriti per il passaggio del turno. Sono abituati a giocare a questi livelli. Però, una volta che si entra in campo, tutto si parifica. Noi entreremo con questa mentalità e l’intenzione di conquistare la vittoria».

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