FC Lugano, il post-Zurigo con Mattia Croci-Torti: «La sfida aveva un significato particolare e poteva essere la svolta dell’anno»

scritto da Claudio Paronitti

Mattia Croci-Torti, nella conferenza stampa post-Zurigo di sabato 11 marzo 2023

L’anticipo serale della 24a giornata del massimo campionato di Credit Suisse Super League è andato agli archivi con il risultato di 2:0 (2:0) e il conseguente ritorno al successo casalingo del Lugano, atteso da più di quattro mesi

Qualche istante dopo il triplice fischio finale della direttrice di gara bernese Esther Staubli, mister Mattia Croci-Torti entra in sala stampa per analizzare con i rappresentanti dei media presenti la performance fornita dai suoi ragazzi contro i dirimpettai tigurini. Ecco, di seguito, le sensazioni «a caldo» rilasciate dal «Crus».

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«Era da tre partite che non vincevamo in casa. La sfida aveva un significato particolare e poteva essere la svolta della nostra stagione. I ragazzi sono stati fantastici, perché cinque minuti prima della gara avevo detto loro che avrebbero giocato in maniera diversa. Sono stati favolosi. Tutti. Nella prima parte abbiamo affrontato nel migliore dei modi i tigurini, mentre nella ripresa abbiamo sofferto, ma con la testa.

Questo campionato è sempre difficile. Dobbiamo cercare di muovere sempre la classifica. Era però troppo importante vincere sotto l’aspetto mentale. L’impatto che hanno avuto i ragazzi è stata una cosa bella da vedere e me lo sono goduto veramente.

Ignacio Aliseda? Il secondo gol è davvero soddisfacente vedere quattro uomini in area di rigore. Certe situazioni le prepariamo in settimana ed è assolutamente positivo osservare che le azioni vengono proposte anche in partita. “Nacho” è un giocatore che ha fatto un clic e se alla fine qualcuno paga il biglietto è giusto che si lustri gli occhi con azioni come quelle del gol d’avvio. Lui è maturato tantissimo e nonostante le problematiche che abbiamo avuto, il gruppo è solido. Possono anche non essere amici fuori dallo stadio, ma devono sempre mettere l’obiettivo comune davanti a tutti. La seconda rete è l’emblema di tutto questo.

Lukas Mai? A metà partita mi aveva detto che era “cotto” e non volevo prendermi altri rischi. Nel momento di maggior precisione dello Zurigo, quando riuscivano a trovare linee differenti, siamo riusciti a “tenere botta” con le entrate di Uran Bislimi e Mohamed El Amine Amoura. Con un giocatore della sua massa non posso chiedere di più».

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