Il progetto legato al Polo Sportivo e degli Eventi (PSE) di Cornaredo è oggetto di discussione da decenni. Dopo diverse deroghe, senza la sua prossima costruzione il Football Club Lugano non riceverebbe più la licenza di gioco dalla Swiss Football League
La presa di posizione del Municipio di Lugano, che giovedì ha ribadito che le proposte dell’ultimo minuto di distribuire su vari piani la costruzione del Polo Sportivo e degli Eventi sono inapplicabili. Attraverso l’anticipazione apparsa sul sito web ufficiale della società bianconera, il numero uno del sodalizio Angelo Renzetti si è espresso sulla questione. Ecco le sue sensazioni a riguardo (consultabili, come ricorda il club, sul programma della prossima partita con il Lucerna sui canali social a partire da domenica mattina):
«Un amico mi ha chiesto se avrei timore per l’esito di un eventuale referendum contro il progetto di Polo Sportivo e degli Eventi. Ho risposto che non bisogna mai avere paura di uno strumento democratico, preferisco la chiarezza e il giocare a carte scoperte che il contrario. Se si dovesse arrivare a una votazione confido nell’intelligenza della popolazione che non si fa abbagliare da slogan vuoti e demagogici e che, in una piccola realtà come la nostra, riesce anche a smascherare le motivazioni – spesso pretestuose e poco nobili – che stanno dietro a certe manovre.
Mi preme sottolineare come si stia parlando di una grande opera che caratterizzerà il futuro della città e della regione per i prossimi 50-100 anni. Definirla solo una questione di stadio calcistico e mettere indirettamente pressione sull’FC Lugano, quasi che se non arrivassero i risultati sarebbe inutile costruire il Polo, mi sembra scorretto e fuorviante. Ci sono in ballo strutture amministrative essenziali, spazi per molte discipline sportive, oltre a piste ciclabili e percorsi pedonali in un parco di 18 mila metri quadrati! Si sta insomma partendo con la realizzazione di un’opera che interesserà migliaia di sportivi ma anche una buona fetta di popolazione, famiglie in testa. Oltre che la porta d’entrata nord in città e luogo di riferimento funzionale per molti abitanti, Cornaredo diventerà il cuore pulsante del tempo libero dei luganesi e non solo. Un progetto per tutti insomma e chi finge di non capirlo “gioca” sporco, per rimanere in tema».