FC Gambarogno, il DS Christian Lusuardi: «Un bel 5+ alla squadra, che è ambiziosa e non andrà in campo “all’acqua di rose”»

scritto da Claudio Paronitti

La prima fase della stagione agonistica 2021-2022 del Gambarogno-Contone è stata tanto strepitosa quanto sorprendente, con i pronostici di inizio campionato che non situavano i rossoneri al quarto posto momentaneo a quota 22 punti (gli stessi dell’Eschenbach terzo)

I meriti di quanto proposto sinora dai ragazzi sopracenerini sono numerosi, a partire da lontano e dal lavoro svolto negli ultimi anni da mister Tazio Peschera, che ha lasciato il comando a un altro tecnico altrettanto preparato e stimato, Kazik Nicolò, il quale sta confermando le sue qualità di condottiero in una delle categorie più complicate del pallone rossocrociato.

Quando si è da poco scollinata la metà della lunga sosta invernale, abbiamo avuto l’estremo piacere di contattare il direttore sportivo del sodalizio locarnese, Christian Lusuardi, che ci ha concesso la seguente intervista, all’interno della quale ha analizzato il girone d’andata della prima squadra, passando per le operazioni di mercato in divenire per chiudere con uno sguardo al futuro prossimo.

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Direttore, iniziamo con un’analisi sulle prime tredici giornate di campionato. Con sette vittorie, un pareggio e cinque sconfitte, e il conseguente quarto rango in classifica, siete la bella sorpresa del Gruppo 4 di Seconda Lega Interregionale. A ciò si aggiunge la partecipazione al primo turno principale di Helvetia Coppa Svizzera e il superamento del primo girone preliminare a scapito dell’Ascona. Quale voto si sente di dare alla squadra e per quale motivo?

«A livello puramente sportivo e di risultati non posso che fare i complimenti alla squadra, nonostante sappiamo che si può sempre migliorare, un bel 5+ lo do più che volentieri. Per noi, non era cosî evidente ricominciare con un nuovo mister che era alla sua prima esperienza in questa categoria. L’obiettivo di inizio stagione era conquistare una salvezza tranquilla. Oggi, come conseguenza di un ottimo percorso, ci troviamo a due punti dalla promozione. Per quanto concerne gli obiettivi della società, è chiaro che continuiamo a guardarci alle spalle. Siamo per contro una società ambiziosa e possiamo solo assicurare che giocheremo sino alla fine per cercare la promozione. Non entreremo in campo “all’acqua di rose”, perché i ragazzi sono determinati e vogliono ottenere dei risultati importanti».

In estate, il gruppo rossonero ha accolto mister Kazik Nicolò, che ha raccolto il testimone da Tazio Peschera, l’allenatore che in quel di Magadino ha conquistato di tutto e di più. Qual è il rapporto che si è instaurato con l’ex-terzino in questi primi mesi di stagione?

«Il rapporto è sereno e trasparente da ambo le parti. Siamo coscienti che la categoria è impegnativa e che bisogna essere costantemente “sul pezzo”. Sull’aspetto riguardante i giocatori, sappiamo che qualche errore è stato fatto e che possiamo migliorare. La fiducia da entrambi i fronti è totale».

Ci troviamo nel bel mezzo del mese di gennaio e le operazioni di mercato si stanno susseguendo. Oltre all’arrivo del 18enne attaccante Kevin Guidotti (dal Bellinzona), ci dobbiamo attendere qualche altro inserimento nel roster della prima squadra?

«Negli ultimi giorni abbiamo definito anche un nuovo innesto, che risponde al nome di Omar Chakor, il quale è un ragazzo molto interessante proveniente dal Team Ticino U18 (10 partite e 3 reti nella fase autunnale, ndr). Questo è un ulteriore segnale che il club crede ciecamente nella sua filosofia della “linea verde”. Puntiamo tanto sui giovani sui quali vedimo un futuro roseo. La categoria in cui militiamo non è evidente da disputare. Da parecchi anni, la filosofia della società è riconosciuta. Al contrario magari di alcune squadre che hanno mezzi finanziari “illimitati”, noi dobbiamo seguire un’altra politica, che coincide con la crescita dei talenti.

Noi siamo sempre vigili, sappiamo che fino alla chiusura del mercato ci saranno ulteriori movimenti. La nostra intenzione primaria era definire un nuovo innesto, per così disporre di un numero di elementi pari a quelli del girone d’andata. Dopo l’inaspettata partenza di Olindo Regazzi, in termini di tempistica, la società si è già messa al lavoro per cercare di sostituirlo con un elemento di qualità e spessore che potrà andare a colmare il vuoto da lui lasciato. Abbiamo già dei contatti aperti e nelle prossime settimane annunceremo il degno sostituto».

Per concludere, si spera che il 2022 sia l’anno della «svolta» dopo più di ventiquattro mesi di «agonia» sanitaria. Quale messaggio vuole lanciare ai fedeli sostenitori del Gambarogno-Contone e, più in generale, agli appassionati di calcio ticinesi?

«In questi ultimi anni abbiamo passato dei periodi abbastanza duri. Personalmente, io do sempre importanza ad altro. Ai nostri tifosi e a tutto il calcio regionale auguro di ritrovare la serenità che è andata persa, di restare sempre in salute e di guardare al futuro in maniera propositiva. Finalmente, sembra proprio che ne usciremo, e lo faremo più forti di prima. Il calcio è un fattore “secondario” in queste problematiche. Le cose importanti della vita sono altre».

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