ESP, la nueva Extrema…dura vida di Vincenzo Rennella

scritto da Claudio Paronitti

Vincenzo Rennella (a sinistra), trasferitosi a inizio stagione nel sud-ovest della Spagna – © Twitter Extremadura UD

Alzi la mano chi non si ricorda delle magie che Vincenzo Rennella propose durante la sua proficua avventura con la maglia del Lugano

Correva l’annata 2007-2008 e i bianconeri disputavano ancora il campionato cadetto. Rennella fu uno dei primo acquisti di spessore dell’era-Preziosi, il quale, essendo patron del Genoa (squadra proprietaria del cartellino del calciatore), acconsentì al trasferimento in riva al Ceresio.

A Cornaredo Vincenzo fece faville, mandando in estasi tifosi e società. Il suo bottino complessivo fu di 32 reti in 56 incontri. Le prestazioni dell’allora 19enne furono notate dal Grasshopper, società a cui il Grifone lo cedette, sempre con la formula del prestito, nell’estate del 2009.

Anche a causa di un grave infortunio muscolare, con le Cavallette non riuscì a confermare il suo assoluto valore. Così, tornato a Genova, arrivarono altri due prestiti (a Cesena e Cordoba). Poi, il 25 luglio 2013 il trasferimento al Betis Siviglia, club che lo ha avuto nelle sue fila per due stagioni, intercalate da altrettanti prestiti interni, a CD Lugo e Real Valladolid.

Il 1° luglio del 2016 lo stesso Valladolid lo acquistò a parametro zero, ma decise di prestarlo Oltreoceano, al Miami FC. Al caldo della Florida, Rennella ha disputato due campionati interi di United Soccer League (il secondo livello del calcio nordamericano al pari della North American Soccer League) mettendo a referto 14 reti in 38 partite e facendo letteralmente impazzire con le sue giocate il pubblico della città famosa, tra le altre attrazioni, per le spiagge.

Oggi, la punta centrale ha 29 anni e, dall’inizio della nuova stagione, è inserito nel roster dell’Extremadura UD, formazione promossa al termine della scorsa stagione dalla Segunda División B LaLiga2. L’avvio nel nuovo, più competitivo, campionato è stato da dimenticare: solo 1 punto conquistato – al debutto in casa del Real Oviedo – nelle prime cinque giornate. E il futuro non sembra proprio roseo.

In questo primo scorcio nella soleggiata Penisola Iberica, Vincenzo ha visto il campo in sole due occasioni, nelle prime due giornate stagionali. Pur rimanendo all’interno del rettangolo verde per l’integrità dei due incontri, non è riuscito a gonfiare la rete avversaria. Nelle successive quattro sfide (Copa del Rey compresa) non è stato nemmeno preso in considerazione dal tecnico Juan Sabas, che non lo ha più convocato.

Un vero peccato, perché la sua indole calcistica servirebbe come il pane a una squadra in difficoltà come l’Extremadura. La stagione della serie cadetta è lunga e propone la disputa di 42 partite. La possibilità di (ri)vedere Rennella in campo ci sono. La speranza è di farlo il più presto possibile, per evitare di sprecare un talento puro come quello del 29enne italo-francese.

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