
Kacper Przybyłko, una rete annulata per lui
Il Lugano, ambizioso rappresentante della Super League, ha vissuto una serata da dimenticare nella Coppa Svizzera, cadendo inaspettatamente contro il Biel-Bienne, squadra della Prima Lega Promotion, in un match che ha visto i ticinesi soccombere con un netto 2-0. Una sconfitta amara per il Lugano, che sognava di raggiungere la quarta finale consecutiva nella competizione nazionale, ma che si è invece dovuto arrendere a una formazione di due categorie inferiori.
Un match in salita per il Lugano
Fin dalle prime battute, il Lugano ha mostrato difficoltà nel trovare il ritmo giusto, nonostante alcune occasioni create nel primo tempo. Shkelqim Vladi e Yanis Cimignani hanno provato a insidiare la porta avversaria, ma senza successo. Il Biel-Bienne, dal canto suo, ha dimostrato grande organizzazione e determinazione, sfruttando al meglio ogni occasione per mettere in difficoltà i ticinesi.
La svolta del match è arrivata al 69°, quando Omer Dzonlagic ha siglato il gol del vantaggio per il Biel-Bienne, sfruttando un’azione ben costruita. Il Lugano, sotto shock, ha cercato di reagire con una serie di cambi: Georgios Koutsias, Kacper Przybylko e Renato Steffen sono entrati in campo per dare nuova linfa all’attacco, ma le occasioni non si sono trasformate in gol. Anzi, un gol annullato per fuorigioco di Przybylko all’81° ha spento ulteriormente le speranze dei ticinesi.
Il colpo di grazia e il crollo finale
Il match è definitivamente scivolato via dalle mani del Lugano nei minuti di recupero. Al 90+3’, Renato Steffen è stato espulso per un fallo da ultimo uomo, lasciando la squadra in dieci uomini. Pochi minuti dopo, al 90+4’, Malko Sartoretti ha messo la firma sul 2-0, chiudendo definitivamente i conti. Il Lugano, già provato, non è riuscito a reagire, e il fischio finale dell’arbitro ha sancito una delle sconfitte più amare della stagione.
Errori e nervosismo: il Lugano ha pagato a caro prezzo
La partita è stata costellata di errori e nervosismo da parte del Lugano, che ha accumulato ben cinque ammonizioni e un’espulsione. Ousmane Doumbia, Zachary Bichotte Paul Brault, Antonios Papadopoulos e Kacper Przybylko sono finiti nel libro giallo dell’arbitro, mentre l’espulsione di Steffen ha rappresentato il colpo di grazia per una squadra già in difficoltà.
Il Biel-Bienne, invece, ha giocato con cuore e disciplina, dimostrando di meritare pienamente la vittoria. La squadra della Prima Lega Promotion ha sfruttato al meglio le proprie occasioni e ha mantenuto la concentrazione fino all’ultimo minuto, regalando ai propri tifosi una vittoria storica.
Conclusioni: una lezione da non dimenticare
Per il Lugano, questa sconfitta rappresenta una doccia fredda. La squadra, che mirava a continuare la sua striscia di finali in Coppa Svizzera, dovrà fare i conti con una prestazione deludente e con l’amara consapevolezza di aver perso contro una formazione teoricamente molto più debole. Ora, l’obiettivo sarà riorganizzarsi e concentrarsi sul campionato, cercando di lasciarsi alle spalle questa giornata nera.
Il Biel-Bienne, invece, può festeggiare un trionfo inaspettato che rimarrà nella storia del club. La squadra ha dimostrato che, con determinazione e organizzazione, anche le sfide più ardue possono essere vinte. Ora, il sogno di gloria in Coppa Svizzera continua per il Biel-Bienne, mentre il Lugano dovrà riflettere su quanto accaduto e ricostruire il proprio percorso.