Coppa Svizzera femminile, pioggia d’applausi per il Balerna… Il sogno delle semifinali sfuma per un soffio

scritto da Giorgia Mossi

A decidere le sorti dell’incontro, le reti di Fleury, Serrano e Sarrasin. Le ragazze di Andrea Donini e Chiara Canello, però si congedano con onore.

SC Balerna – Servette FC Chênois Féminin 0-3

Un match più che goliardico. Ma non basta. Dopo tre turni relativamente agevoli, le momò devono inchinarsi alla supremazia dimostrata dalla corazzata ginevrina e interrompere, così, l’eccellente cammino effettuato fin qui in Coppa Svizzera. A mancare, quel pizzico di esperienza in più.
Gli spalti sono gremiti, vicini al tutto esaurito. Bandierine e striscioni affollano il campo Comunale di Balerna per cercare di spingere le neroazzurre verso l’impresa: ostacolare quel Servette Chênois leader indiscusso della Women National League A. Una sfida decisamente difficile. Ma, nonostante le due categorie di differenza, Elisa Casellini e compagne scendono in campo pronte a versare lacrime e sangue.

Pronti, via e il primo sussulto dell’incontro è di marca granata. Dopo neanche sei giri d’orologio, Mirela Jakupi spizzica di testa in direzione di Alyssa Lagonia che, s’invola in solitaria sulla fascia sinistra. Ormai sulla linea di fondo, scarica all’indietro per Sandy Maendly che – a botta sicura – conclude a rete. Il tiro della nazionale elvetica, però si stampa sul ferro alla destra della porta difesa da Chiara Canello. Al decimo minuto, Caroline Abbé trova nuovamente Alyssa Lagonia che, dopo essersi ben disimpegnata, entra nei sedici metri e conclude nell’angolino destro… L’estremo difensore delle padrone di casa controlla in due tempi. Dopo un breve momento di défaillance, le sottocenerine ritrovano il pallino del proprio gioco e, al dodicesimo, si affacciano per la prima volta dalle parti Gäelle Thalmann: Francesca Tagini mette in profondità per Veronica Sanchez, ma il portiere ginevrino fa buona guardia e allontana la sfera con un colpo di testa.

Nel miglior momento neroazzurro, però è la formazione sulle rive del Lemano a trovare la prima rete dell’incontro. Dopo aver recuperato il pallone nella zona mediana, Valérie Gillioz spedisce in profondità per l’onnipresente Lagonia. L’ex Neunkirch serve col contagiri Maeva Sarrasin che, nei sedici metri, si allunga la sfera e viene travolta da Elisa Casellini. Il direttore di gara non può che concedere il calcio di rigore. A incaricarsi della battuta è Léonie Fleury che, con freddezza, spedisce la palla in fondo al sacco. Il Servette è ormai in trazione offensiva e, qualche minuto più tardi, sfiora il punto del raddoppio. La conclusione di Sandy Maendly, però è centrale. Al 25esimo, le neroazzurre si riaffacciano nuovamente nella trequarti ospite – orchestrando la prima vera occasione da goal. Sfruttando un’incomprensione della difesa ginevrina, Irene Maiorano riesce a leggere a meraviglia la traiettoria del passaggio di Valérie Gillioz e, dopo aver recuperato il pallone, s’invola verso Gäelle Thalmann. Ormai a tu per tu con il portiere, spedisce fuori di un soffio: la palla rotola lentamente oltre la linea di fondo. Negli ultimi minuti prima della pausa, è ancora la formazione ospite a sfiorare il raddoppio. Ma, una difesa neroazzurra estremamente compatta, riesce a evitare che il punteggio dilaghi. La prima frazione si conclude, dunque, sul risultato di 0-1 in favore del Servette.
Dopo la spettacolare entrata in scena della tifoseria ospite (con tanto di fumogeni), nella ripresa Elisa Casellini e compagne cercano di alzare il baricentro e di ribaltare il risultato.

Ma, superare la retroguardia granata è compito assai arduo: le ripartenze s’infrangono quasi sempre sulla soglia della trequarti ‘nemica’. E, così, sono le ginevrine a rendersi nuovamente pericolose dalle parti di Chiara Canello. Dopo aver seminato scompiglio sulla fascia sinistra, Paula Serrano entra in area di rigore e conclude a rete. L’estremo difensore momò è vigile e respinge la sfera che, però spiove sui piedi di Valérie Gillioz. Per fortuna della difesa sottocenerina, il centrocampista non impatta nel modo desiderato. E, così, le ragazze di Andrea Donini riescono a disimpegnare in corner. Il primo di una lunga serie. Nel giro di pochi minuti, il Servette può beneficiare di sei calci d’angolo, schiacciando nella propria area di rigore le neroazzurre. Ma, grazie a una Canello in grande spolvero e una retroguardia decisamente guardinga, il punteggio rimane fermo sull’0-1. Ormai trascorsa un’ora di gioco, Elisa Casellini e compagne – un po’ in debito di ossigeno – iniziano ad accusare il colpo. E, al 75esimo, vengono nuovamente punite. A trovare la rete del raddoppio è la punizione di Paula Serrano.

Una marcatura che permette alle ginevrine di ritornare a respirare e controllare il match senza particolari sussulti fino al novantesimo. Anzi, la formazione di Eric Séverac riesce pure ad arrotondare il risultato: dieci minuti più tardi è Maeva Sarrasin a scrivere il suo nome nel tabellino dei marcatori. Per il capitano granata è la dodicesima rete in Coppa Svizzera. E, così, l’incontro termina sul punteggio di 0-3 in favore delle ospiti sancendo l’eliminazione della truppa neroazzurra.
Il Balerna, però esce sotto una pioggia di applausi. Energia, cuore e grinta… Le momò hanno lottato su ogni pallone per cercare di scrivere un’importantissima pagina di storia, offrendo una prestazione solida e dimostrando ancora una volta di essere una squadra più che temibile. Ovviamente un po’ di amarezza per l’epilogo è inevitabile, ma contro una formazione come quella del Servette Chênois (già giustiziera del Lugano e ancora a rete inviolata) esce decisamente con onore.

SC Balerna: Canello, Casellini, Roncoroni, Tagini, Di Prenda, Prandi, Tosi, Terranella (51’ De Vivo), Maiorano (80’ Rocco), Lurati, Sanchez (87’ Diefenthaeler)

Servette FC Chênois Féminin: Thalmann, Serrano, Spälti, Felber, Abbè, Gillioz, Lagonia, Maendly (83’ Silvério), Sarrasin, Fleury (75’ Duclos), Jakupi (46’ Soulard)

Marcatori: Fleury (14esimo su calcio di rigore), Serrano (75esimo), Sarrasin (85esimo)

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