
Lugano-Celje Conference ritorno
Una serata che sembrava poter regalare al Lugano una storica qualificazione ai quarti di finale della Conference League si è trasformata in un’amara delusione. Dopo un primo tempo dominato e un vantaggio di 3-1, i ticinesi hanno visto sfumare il sogno della qualificazione ai calci di rigore, contro il Celje, che per la prima volta nella sua storia raggiunge i quarti di finale della competizione. Una partita ricca di emozioni, colpi di scena e tensioni, che ha visto il Lugano passare dalla gloria all’inferno in pochi minuti.
Un primo tempo da sogno
Il Lugano è partito in quarta, dimostrando fin dai primi minuti di voler chiudere la pratica già nel primo tempo. Al 21’, Mohamed Mahmoud ha portato in vantaggio i bianconeri, sfruttando un assist di Georgios Koutsias. Il Celje ha cercato di reagire, ma al 40’ Svit Sešlar ha trovato il pareggio per gli sloveni, servito da Armandas Kučys. La gioia degli ospiti è durata poco, perché due minuti dopo Georgios Koutsias ha riportato in vantaggio il Lugano, con un assist prezioso di Renato Steffen. Poco prima del riposo, al 44’, Daniel Dos Santos ha siglato il terzo gol ticinese, sembrando mettere la parola fine alla contesa. Il primo tempo si è chiuso sul 3-1, con il Lugano in pieno controllo della partita e la qualificazione a un passo.
Il crollo nel secondo tempo
Il secondo tempo, però, ha regalato una svolta inaspettata. Il Lugano ha iniziato a calare fisicamente e mentalmente, mentre il Celje ha alzato l’intensità, trovando il gol del 2-3 al 68’ con Tamar Svetlin. Il Lugano si ripiglia e all’80’ rimette la situazione come in precedenza Koutsias su suggerimento di Steffen, 4-2. La situazione è precipitata per i ticinesi al 90’+4, quando Albian Hajdari è stato espulso per un fallo su Mario Kvesić, che ha portato anche alla concessione di un rigore. Armandas Kučys non ha sbagliato dal dischetto, portando il risultato sul 4-3 e costringendo la partita ai tempi supplementari.
I supplementari e il dramma ai rigori
Nei tempi supplementari, peraltro in 10, il Lugano ha mostrato segni di cedimento e gli ospiti ne hanno approfittato con Juanjo Nieto che ha trovato il gol del 4-4 al 97′, risultato che porterebbe gli sloveni ai quarti. ma i ragazzi di Croci-Torti, hanno trovato comunque la forza di andare nuovamente in vantaggio al 118’ con Ousmane Doumbia, servito da Jonathan Zanotti, 5-4 e si va ai rigori. Qui è cominciato il dramma per il Lugano: Renato Steffen, Kacper Przybyłko e Yanis Cimignani hanno fallito i loro tiri dal dischetto, mentre il portiere sloveno Ricardo Silva si è trasformato in eroe parando due rigori. Il Celje, più freddo e preciso, ha chiuso la serie con successo, aggiudicandosi la qualificazione ai quarti di finale.
Un’occasione mancata
Per il Lugano, questa sconfitta rappresenta un’occasione mancata per scrivere una pagina di storia. Dopo un primo tempo brillante, il crollo fisico e mentale nel secondo tempo, unito all’espulsione di Hajdari, ha compromesso il sogno di raggiungere i quarti di finale. Il Celje, invece, ha dimostrato grande tenacia, rimontando due volte e regalando ai suoi tifosi una qualificazione storica. I ragazzi hanno comunque dato tutti se stessi, niente da rimproverare loro, anche Mister Croci-Torti ha elogiato i suoi giocatori a fine partita. Il lavoro si vede e piano piano i progressi arriveranno.
La stagione europea del Lugano si chiude così con un’amara delusione, ma con la consapevolezza di aver comunque regalato emozioni e dimostrato di poter competere a livello continentale. Ora, l’obiettivo sarà ripartire e pensare unicamente al campionato.
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