Conference League: il Lugano esce malconcio contro il TSC, sconfitta per 4-1, la cronaca

scritto da Walter Savigliano
Mattia Croci Torti

Mattia Croci-Torti

Il Lugano esce sconfitto dal match di Conference League contro il TSC, con un pesante 4-1. Una partita ricca di episodi, cartellini e azioni da gol, ha visto il TSC prevalere, nonostante un equilibrio iniziale nei primi minuti. Andiamo a vedere i momenti chiave di questa gara che ha lasciato l’amaro in bocca ai bianconeri.

Il primo colpo arriva subito nei primi minuti: al 4′, Petar Stanić segna per il TSC, sfruttando un avvio poco concentrato della difesa del Lugano. Dopo l’iniziale svantaggio, la formazione ticinese prova a reagire, creando alcune occasioni e sfruttando i calci piazzati per cercare di avvicinarsi alla porta avversaria. Tuttavia, le difficoltà nel trovare il ritmo giusto in fase offensiva si fanno sentire, e la squadra di Croci-Torti fatica a imporsi con continuità.

La svolta della partita arriva nel secondo tempo tra il 58′ e il 62′: prima Pantović raddoppia per il TSC, poi Mohamed Mahmoud riaccende le speranze del Lugano con il gol del momentaneo 2-1. L’entusiasmo è però di breve durata: al 62′, ancora Stanić risponde segnando il terzo gol per il TSC, rimettendo i ticinesi a una distanza significativa.

Il secondo tempo diventa ancor più complicato per il Lugano, che perde Mattia Bottani al 89′ per un’espulsione diretta, nonistante qusto gli ultimi minuti vedono i ticinesi tentare di reagire, ma è ancora Pantović a chiudere definitivamente il match all’83’ con il quarto gol del TSC, che sancisce il 4-1 finale.

Dal punto di vista statistico, la partita è sorprendentemente equilibrata sul possesso palla, con entrambe le squadre che hanno mantenuto una quota simile (50%-50%). Tuttavia, è stato il TSC a essere più efficace sotto porta, totalizzando 21 tentativi contro i 10 del Lugano. Questa differenza ha pesato notevolmente sull’esito finale del match. A testimonianza dell’intensità fisica della partita, il Lugano ha concesso numerosi calci piazzati agli avversari e ha collezionato più ammonizioni, segno di una partita in cui l’aggressività non è mancata, anche se con esiti poco favorevoli.

Le statistiche evidenziano dunque un match più combattuto di quanto il risultato possa suggerire. Il possesso palla bilanciato mostra che il Lugano è riuscito a mantenere un buon controllo del gioco, ma la differenza è emersa in fase di finalizzazione. Il TSC ha sfruttato al massimo le sue occasioni, dimostrando una precisione superiore davanti alla porta e mettendo in difficoltà la difesa ticinese.

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