Conference League, il Basilea soffre, rischia il «patatrac», ma poi si affida a Zhegrova per tre punti pesanti ad Almaty

scritto da Claudio Paronitti

Nel quadro della quinta giornata del Gruppo H di UEFA Conference League, il Basilea va sotto due volte nel punteggio, la riprende in entrambe le occasioni e grazie a uno strepitoso Edon Zhegrova ribalta il duello, chiudendolo a suo favore con il risultato di 3-2, tenendo aperto il discorso concernente il primo posto del girone

Sul terreno dell’Almaty Ortalyk Stadion di Almaty, la partita inizia con i renani intenti a prendere in mano le redini sin dai primi istanti. I tre calci d’angolo consecutivi ottenuti a cavallo del secondo minuto di gioco ne sono la chiara conferma (almeno sulla carta). Tuttavia, a seguito di questo breve periodo di assestamento e nonostante le buone volontà ospiti, le scene all’interno dell’area dei sedici metri kazaka non sono affatto frequenti come ci si poteva attendere. I padroni di casa, nonostante siano già eliminati, non lasciano nulla al caso, difendono senza particolari problemi e al 23′, sull’azione immediatamente successiva alla traversa colpita da Pajtim Kasami, Vágner Love colpisce da due passi una disattenta retroguardia elvetica, complicando il piano verso l’ultimo turno dei ragazzi guidati da Patrick Rahmen. Incassato l’amaro boccone, i rossoblù faticano a reagire e a rendersi pericolosi dalle parti di un sin qui inoperoso Stas Pokatilov. A un giro d’orologio dalla conclusione dei primi quarantacinque minuti, Valentin Stocker si procura un calcio di rigore dubbio che nemmeno le immagini riescono a evidenziare con chiarezza. Senza il VAR, il giudizio dell’arbitro rimane tale e allora sul dischetto si presenta lo specialista Arthur Cabral, il quale rimette la contesa in parità con un destro all’incrocio dei pali e suggella la sua centesima presenza in maglia basilese con l’ennesima gioia della sua incredibile stagione.

Trentacinque secondi dal rientro dagli spogliatoi, Dino Mikanović sfugge sulla sinistra calciando sulla parte esterna della rete. È il primo campanello d’allarme, perché i kazaki tornano dalla pausa del thé con un unico obiettivo, giocarsela sino in fondo e rendere felici i propri sostenitori. All’undicesimo della ripresa, un pasticcio di Tomás Tavares consente al Kairat di riportarsi avanti. Il terzino sinistro serve innavertitamente Aibol Abiken, il cui tiro viene respinto da Heinz Lindner proprio sui piedi di un altro neo-entrato, Kamo Hovhannisyan, che non tentenna e raddoppia con un preciso diagonale. Sei minuti dopo, il portiere austriaco evita il «patatrac» uscendo con tempismo su João Paulo. Al 69′, praticamente dal nulla, Edon Zhegrova si esibisce nella sua specialità, il mancino dalla distanza nel «sette». Proprio come capitato lo scorso 17 ottobre a Sion, l’esterno kosovaro regala ai suoi il nuovo pareggio con uno strepitoso tiro all’incrocio dei pali. Un evento da ammirare e riammirare più volte. Quattro giri di lancetta più tardi, un magistrale assist di Edon Zhegrova trova Tomás Tavares, il cui assist di prima al centro per Pajtim Kasami viene ribadito in rete dal numero «7», che ribalta completamente la situazione e consente all’attuale seconda forza di Credit Suisse Super League di rimanere in corsa per la conquista degli ottavi di finale della neonata competizione continentale. Tutto si deciderà fra due settimane al St. Jakob-Park contro gli azeri del Qarabağ Ağdam e questo nonostante la rete annullata all’85’ a Dan Ndoye per un fuorigioco millimetrico.

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