Challenge League in cerca di una botta di vita

scritto da Redazione

Uli Forte – © Keystone/Walter Bieri/Grasshopper Club Zürich

Il campionato cadetto è ripreso senza particolari sussulti ed in verità senza nessuna sorpresa.

Scarsa anche l’affluenza negli stadi che ha visto un minimo di 300 spettatori a Nyon e un massimo di 1400 nel “quasi derby” tra Vaduz e Wil, dominato dai sangallesi, ma vinto dai principini. La prevedibile curiosità di riabbracciare le proprie squadre dopo la lunga sosta ha prodotto una media spettatori inferiore alle 1000 unità (esattamente 907).

Poco da commentare in relazione alle sole 7 reti segnate in 5 partite che rappresentano il minimo storico stagionale. La metà delle squadre non ha segnato e si sono registrati tre pareggi per un totale di sole tre reti complessive realizzate. Pur zoppicando contro le ultime due della classifica, Losanna e GC continuano a mantenere il possesso delle prime due piazze incalzate da Vaduz, Kriens e Wil, mentre il Winterthur sta rischiando di scomparire nell’anonimato.

La 20esima giornata si aprirà a Zurigo con l’anticipo tra Grasshopper e Vaduz che potrebbe consentire alla squadra di Forte di piazzare un colpo decisivo in ottica barrage contro una potenziale concorrente. Interessante sarà vedere all’opera il Chiasso che sul sempre ostico terreno della Schutzenwiese vorrà certamente dare continuità alla buona prestazione di domenica scorsa.

Quanto scritto per il GC vale ovviamente per la capolista Losanna che alla Pontaise potrà consolidare il proprio primato al cospetto di un Kriens che nelle ultime due trasferte ha sbancato sia Winterthur che Vaduz. Tutto insomma da seguire con curiosità, nella speranza che questo torneo sappia riscattare una prima fase tutto sommato deludente. I buoni auspici ci sono. La partenza non è stata entusiasmante.

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