
Mister Montorfano con la Coppa Svizzera vinta con la U15 Team Ticino Sottoceneri
Un’impresa memorabile, un gruppo affiatato, un allenatore che ha saputo accompagnare e guidare i suoi ragazzi con dedizione e intelligenza.
La U15 Team Ticino Sottoceneri ha conquistato la Coppa Svizzera al termine di un percorso straordinario, coronato da una finale emozionante allo Stockhorn Arena contro un avversario prestigioso come il Basilea. A raccontarci questa avventura è Matteo Montorfano, tecnico dei bianconeri (maglia del Lugano, ndr), che ci ha aperto le porte del suo “spogliatoio” e del cuore di una squadra che ha saputo diventare grande.
Crescita, sperimentazione e conoscenza: le chiavi di un percorso vincente
“Durante questo cammino, come in ogni stagione – ci spiega Montorfano – più che momenti belli o momenti difficili, direi che ci sono momenti di conoscenza, sperimentazione e di crescita. La cosa più importante e più articolata è sicuramente creare un gruppo coeso di squadra e penso che ci siamo riusciti molto bene.”
Parole che descrivono bene la filosofia del mister, orientata non solo alla gestione dei momenti critici, ma anche alla costruzione di un’identità collettiva solida e duratura. Ed è proprio grazie a questa identità che la squadra ha saputo affrontare ogni sfida con maturità, trovando sempre risposte positive.
Obiettivi? Nessun limite, solo il desiderio di migliorare
Ma quando l’allenatore ha capito che il gruppo poteva davvero puntare in alto? La risposta sorprende per la sua umiltà:
“In realtà non ho mai prefissato o messo dei limiti agli obiettivi di squadra da raggiungere. La cosa più importante è stata lavorare step by step, giorno dopo giorno, pensando sempre a come migliorare le qualità dei ragazzi e prepararsi al meglio per affrontare questa importante competizione.”
Niente pressioni, nessun traguardo imposto. Solo un processo graduale, una crescita continua, fondata sul lavoro quotidiano e sull’attenzione ai dettagli.
Campo Blenio, il cuore pulsante del gruppo
A dare il via alla magia è stato un ritiro estivo, lontano dai riflettori e ricco di significato.
“Sicuramente un momento molto determinante e costruttivo per creare, formare e rafforzare la squadra è stato il ritiro estivo a Campo Blenio. I ragazzi in quel contesto sono riusciti a creare legami importanti, sia tra compagni di squadra sia con lo staff. Poi l’ambizione e la volontà di migliorarsi ogni giorno ha fatto la differenza.”
Un legame autentico, nato nella condivisione quotidiana e rafforzato dall’energia positiva di un gruppo desideroso di costruire qualcosa di speciale.
Talento? Il vero segreto è la forza del collettivo
Per Montorfano, l’unione del gruppo è stata la vera arma vincente:
“È stato determinante. Devo fare i complimenti ai ragazzi per l’impegno, l’attitudine, la passione e il sacrificio che hanno messo in campo. Abbiamo raggiunto un traguardo storico aiutandoci, incoraggiandoci e supportandoci a vicenda, sempre remando verso la stessa direzione. I fattori fondamentali per creare una mentalità vincente di squadra sono stati lo spirito di gruppo, la passione e il sacrificio.”
Un gruppo che ha saputo anteporre il “noi” all’“io”, dimostrando che il successo si costruisce con il contributo di tutti, nessuno escluso.
Preparazione mentale e motivazione: il lavoro invisibile che fa la differenza
Oltre all’aspetto tecnico, Montorfano ha puntato fortemente sulla preparazione mentale, elemento decisivo in un torneo così competitivo:“Abbiamo lavorato molto bene le settimane precedenti, curando i dettagli di gioco ma in particolare l’aspetto mentale e motivazionale. Ho cercato di infondere ai ragazzi in tutta la settimana la maggior serenità e consapevolezza nei loro mezzi: eravamo pronti. Fin dalla rifinitura di venerdì mattina ho visto i ragazzi tranquilli. L’ultima sera abbiamo svolto un team building motivazionale di squadra e il sabato mattina, dopo la teoria pre-gara fatta in albergo, tutto era chiaro.”
Il mister racconta poi le emozioni vissute nella splendida cornice della finale:
“La cosa più difficile è stata trattenere e inglobare tutte le emozioni per essere il più lucido possibile e dare loro il giusto supporto morale e spinta motivazionale. Soprattutto durante la finale, giocata nella spettacolare cornice dello Stockhorn Arena contro un avversario forte come il Basilea e con tanti tifosi in un ambiente molto dispersivo, ho cercato di focalizzarmi e concentrare le mie energie positive per trasmetterle alla squadra. È stata un’esperienza stupenda, molto formativa, e ha regalato a tutti emozioni indimenticabili. Il lavoro di squadra divide i compiti e moltiplica il successo!”
Una lezione che va oltre il calcio
Ma il valore di questa esperienza non si misura solo con un trofeo in bacheca.
“L’esperienza di questa manifestazione ha donato ai ragazzi, oltre alla soddisfazione personale, una crescita sia a livello mentale che di personalità. In particolare potrà aiutare a fortificare valori importanti quali lo spirito di gruppo, l’amicizia, l’abnegazione e lo sviluppo di una sana competizione! Secondo me l’aspetto più interessante è far crescere autoconsapevolezza e autostima nei giovani, che confrontandosi con i migliori talenti svizzeri dovranno esprimere maggior personalità e vivere forti emozioni. Non dimentichiamoci che hanno 15 anni. Dobbiamo aiutarli a crescere!”
Parole che testimoniano una visione educativa del calcio, attenta al benessere e alla formazione dei ragazzi, dentro e fuori dal campo.
Un grazie a chi ha condiviso il viaggio
Il racconto si chiude con una dedica sentita:
“Sicuramente questa esperienza di vita rimarrà per sempre nel cuore dei ragazzi. Infine ringrazio tutto lo staff per il lavoro profuso e dedico questa vittoria alla mia fidanzata, alla mia famiglia e a tutte le persone che mi sono sempre state vicino.”
La U15 Team Ticino Sottoceneri ha vinto la Coppa Svizzera. Ma, più ancora, ha costruito un gruppo, ha fatto crescere giovani uomini e ha dimostrato che, con passione, lavoro e unità, nulla è impossibile.