Barrage Super League-Challenge League, la crudele realtà punisce il Thun: nell’élite rimane un GC accompagnato dalla dea bendata

scritto da Claudio Paronitti
FC Thun vs Grasshopper Club Zürich, venerdì 31 maggio 2024

Non ci sarà una seconda squadra promossa: il Thun perde con il GC e rimane nella cadetteria

Nell’odierna prima serata di venerdì 31 maggio 2024 sono andate ufficialmente agli archivi le stagioni agonistiche di Credit Suisse Super League dieci Challenge League con la disputa del ritorno del barrage tra Thun e Grasshopper

Presso il terreno sintetico della Stockhorn Arena, il duello – partito da una situazione di parità dopo l’1:1 della scorsa domenica sulle sponde della Limmat e assolta davanti a 10’014 spettatori – termina con il risultato di 1:2 (1:1). Le reti del confronto vengono messe a segno da Giotto Morandi (3′), Koro Kone (43′ su rigore) e Asumah Abubakar (90′ +1′).

Inizio di gara perfetto per le Cavallette, a segno dopo appena tre giri d’orologio con una girata da centro area del ticinese Giotto Morandi, servito dalla destra da Dirk Abels. Pregevole nell’occasione lo stop di petto e l’immediata conclusione vincente nello specchio. Ci si sposta poi al sesto minuto con una punizione laterale di Awer Mabil respinta da Nicola Sutter (sfortunato autore della leggera deviazione che mette fuori causa Mateo Matić sul gol del vantaggio degli ospiti) sul destro di Tsiy Ndenge, il quale fallisce in maniera clamorosa il raddoppio. Sulle ali dell’entusiasmo, gli zurighesi si avvicinano ancora al secondo punto con un missile dalla distanza di Abels deviato in calcio d’angolo con la punta delle dita dall’estremo difensore bernese. Appena superato il quarto d’ora, Amir Abrashi colpisce nettamente il pallone con il braccio. Né l’arbitro principale Urs Schnyder, né tantomeno il VAR Lionel Tschudi notano un’irregolarità e la manovra prosegue con un mancino dalla distanza di Leonardo Bertone sul quale Justin Hammel rischia il capitombolo con una respinta non proprio «ortodossa».

A seguito di questo episodio, i padroni di casa aumentano la pressione e arrivano con una certa costanza a mettere in ambasce la retroguardia avversaria. Ogni qualvolta vengono creati dei pericoli, le azioni partono dalla fascia sinistra di Dominik Franke e Justin Roth. Al trentottesimo, poi un urlo insensato di Francis Momoh, il quale commette lui stesso fallo su Jan Bamert, viene giustamente valutato come assolutamente non punibile con il calcio di rigore dal direttore di gara lucernese. Diversa è la situazione che si osserva sul fronte opposto, dove lo stesso Bamert anticipa Ndenge, che dal canto suo lo calpesta e lo sgambetta. Dopo un paio di secondi di tentennamento, Schnyder assegna correttamente il penalty a favore degli uomini di Mauro Lustrinelli, ammonendo di riflesso il centrocampista biancoblù. Dal dischetto, lo specialista Koro Kone non trema e con un preciso destro nell’angolino alla sinistra di Hammel fa esplodere il pubblico capitolino.

La pausa per il thé sembra giovare agli ospiti, i quali mettono un po’ di pressione in più rispetto ai locali. Da un cross di Filipe de Carvalho al cinquantaseiesimo nasce la prima opportunità della ripresa. Il mancino dal limite di Théo Ndicka è però centrale e di facile lettura per Matić, veloce a respingere in avanti con i piedi. La risposta biancorossa è un colpo di testa di Marc Gutbub oltre la traversa quando il cronometro supera da pochi istanti l’ora di gioco. Il duello, molto intenso sin dall’avvio, diventa con il passare del tempo decisamente più rude e gli interventi scorretti si accumulano. Ciononostante, il pallino del gioco, pur mancando dell’efficacia richiesta in queste occasioni, è costantemente tra i piedi dei giocatori provenienti dalle sponde della Limmat. Le fasi finali dei tempi regolamentari trascorrono con le due compagini intente a non scoprirsi e, nel contempo, a evitare di commettere un minimo errore che potrebbe risultare decisivo. E così, sotto una pioggia copiosa, e mentre lo spettro degli extra-time diventa sempre più reale, ecco al novantunesimo l’episodio che in pochi si aspettano. Un corner dalla sinistra offensiva di Mabil «pesca» il lettone Kristers Tobers, pronto a incornare nello specchio e a trovare con parecchia sorte il tocco sotto porta di Asumah Abubakar, che mantiene nell’élite i suoi. Il duello si chiude ancor pioù negativamente per i bernesi a seguito dell’espulsione di Kone e del gol divorato al novantaseiesimo da Miguel Castromán (partito in sospetta posizione di fuorigioco), che sbatte su Hammel da due passi.

L’esercizio 2024-2025 di Credit Suisse Super League vedrà dunque la partecipazione del Grasshopper, mentre tra le dieci formazioni del campionato di dieci Challenge League ci sarà ancora il Thun.

Leggi anche questi...

error: Ciao, non è possibile copiare il testo. I testo che leggi è creato da giornalisti che impiegano tempo per farlo. Se lo fai anche tu ci saranno più testi diversi che i lettori potranno leggere. Ciao!?