
Le sottocenerine sono riuscite a chiudere la contesa nella ripresa, le protette di Fransioli hanno invece cercato senza fortuna di mantenere il ritmo delle campionesse in carica
È stato un primo turno di Coppa Svizzera fra lacrime (di felicità) e comprensibili dolori per le formazioni ticinesi. Le nerazzurre hanno infatti superato piuttosto facilmente la pratica Horw, compagine di seconda lega, con il risultato di 2-0. Dopo neppure dieci minuti di contesa le sottocenerine hanno manifestato la propria esperienza su palcoscenici di questa caratura realizzando la prima marcatura del match grazie ad Alice Scacchi. La sfida è poi sempre stata in controllo delle momò, capaci di affondare ulteriormente il colpo e chiudere la sfida con Giulia Romelli. Ad attendere le protette di Canello e Milani saranno ora i sedicesimi di finale.
Le primissime battute della partita contro il Lucerna non hanno invece sorriso alla formazione allenata da Fransioli: poco meno di una trentina di minuti è stata sufficiente affinché le speranze delle padrone di casa fossero soppresse. Le sopracenerine hanno cercato di impensierire le campionesse in carica sfruttando alcuni calci piazzati, eppure la capocciata di Tasevska è stata fermata da Romero. Nella seconda frazione le ospiti hanno continuato a mantenere elevato il proprio ritmo e rimpinguato ulteriormente il risultato. Le verdeblù sono comunque riuscite a concretizzare l’ennesimo corner e firmare la rete della bandiera grazie ad Amato, prima di assistere impotenti a nuove marcature di fattura lucernese.