
Dani Wermelinger – © Keystone/ASF_SFV/football.ch
Il dipartimento arbitrale dell’Associazione Svizzera di Football (ASF) ha stilato un bilancio riguardo la stagione agonistica 2023-2024 in una conferenza stampa a San Gallo
Il capo dei fischietti rossocrociati Dani Wermelinger si dice «molto soddisfatto» della situazione degli ultimi mesi, ma afferma anche che gli arbitri «sanno da dove vengono e che rimarranno umili».
Per certi aspetti le cose hanno funzionato: agli Europei del 2024 l’arbitraggio svizzero sarà rappresentato in una fase finale da Sandro Schärer, Bekim Zogaj, Stéphane de Almeida e dal VAR Fedayi San per la prima volta dopo 14 anni. La «prestanome» femminile Esther Staubli, ritiratasi durante la stagione, ha diretto le partite della Coppa del Mondo femminile in Australia e Nuova Zelanda, supportata dall’assistente Susanne Küng. In Credit Suisse Super League, secondo Wermelinger, gli arbitri «non erano investigatori, ma intervenivano solo in casi chiari ed evidenti» e non ci sono stati problemi con l’introduzione della linea di fuorigioco calibrata. «Naturalmente c’erano scene controverse che avremmo giudicato diversamente con nuove conoscenze. Imparare dagli errori fa parte di ciò. Anche se, come ho detto, sono molto felice, è importante rimanere umili, non arrendersi e continuare a lavorare almeno altrettanto duramente».
Wermelinger ha notato anche una stabilizzazione delle prestazioni in dieci Challenge League, il che significa anche che Désirée Grundbacher, David Huwiler e Tobias Thies si sono guadagnati le loro prime partite nella massima serie con prestazioni costantemente buone nella categoria cadetta. «Ciò dimostra che la dieci Challenge League offre non solo ai giocatori, ma anche agli arbitri e agli assistenti l’opportunità di raccomandarsi per compiti più elevati». Il capo dei migliori arbitri è anche lieto che arbitri infortunati come Lionel Tschudi siano «di nuovo in forma e siano pienamente operativi e produttivi. Anche le cosiddette piccole cose sono successi altrettanto importanti che mi toccano tanto quanto le massime prestazioni».
In campo, Wermelinger vede il potenziale di ottimizzazione per la prossima stagione nella valutazione dei «rigori morbidi», cioè delle situazioni di rigore ambigue. Nell’ambito del video-arbitraggio (VAR), vorrebbe una linea ancora più uniforme quando si tratta di intervenire in caso di fallo sotto porta. L’affinamento della linea di intervento per questi cosiddetti falli APP dovrebbe e porterà a una maggiore coerenza tra i VAR.
Nel frattempo, Wermelinger è preoccupato per l’elevato carico di lavoro di arbitri e assistenti. «Dobbiamo assolutamente pianificare e portare avanti il prossimo passo insieme al nostro datore di lavoro (ASF) e alla Swiss Football League. In particolare, il carico sugli arbitri a volte è estremamente elevato. La maggior parte degli arbitri chiamati per dirigere in dieci Challenge League lavora ancora a tempo pieno, il che significa che sono chiaramente sovraccaricati in campo, come arbitri sostitutivi e come VAR».