Amichevoli, la Svizzera inizia l’avvicinamento agli Europei con quattro sorrisi contro un poco più che «sparring-partner» estone

scritto da Claudio Paronitti
Svizzera vs Estonia, martedì 4 giugno 2024

La Nati supera senza affanni l’Estonia nell’ultima del coach lucernese Thomas Häberli

L’avvicinamento della Svizzera ai Campionati Europei 2024 in Germania inizia con un test-match casalingo contro l’Estonia

La sfida con i baltici, disputata nella Svizzera centrale presso la Swissporarena di Lucerna, va agli archivi con il risultato di 4:0 (1:0). Le reti del confronto sono siglate da Steven Zuber (20′), Zeki Amdouni (47′), Nico Elvedi (63′) e Xherdan Shaqiri (70′ su rigore).

A fianco dell’esordiente Kwadwo Duah (Ludogorets Razgrad) e Yvon Mvogo (Lorient) tra i pali, per l’occasione Murat Yakın affida come al solito la cabina di regia a Granit Xhaka (Bayer Leverkusen) e la fantasia offensiva a Xherdan Shaqiri (Chicago Fire), ripresosi dall’infortunio muscolare di cui era rimasto vittima prima del suo arrivo al camp di allenamento di San Gallo.

Com’era logico attendersi, i rossocrociati prendono in mano l’iniziativa sin dalle prime battute, mentre gli estoni – guidati per l’ultima volta dal lucernese Thomas Häberli (applaudito a lungo al momento dell’annuncio delle formazioni ufficiali dal suo pubblico) – se ne rimangono «rintanati» in difesa, cercando di mantenere la porta inviolata il più a lungo possibile.

Al ventesimo, dopo un primo blocco di Maksim Paskotši (difensore centrale del Grasshopper), Steven Zuber è caparbio nell’avventarsi immediatamente sulla sfera e nell’aprire le marcature con un pregevole destro all’incrocio dei pali che non lascia scampo a Matvei Igonen. Per l’attaccante dell’AEK Atene si tratta della prima gioia dopo la delusione per essersi lasciato sfuggire il campionato greco per due punti.

Trascorrono esattamente centotré secondi dal ritorno in campo e due dei tre subentrati, Ruben Vargas e Zeki Amdouni, confezionano il raddoppio. L’esterno dell’Augsburg avvia l’azione e poi, dopo un servizio in profondità di Granit Xhaka, assiste a ritroso la punta del Burnley, che con un diagonale mancino fa esplodere per la seconda volta il numeroso pubblico elvetico.

Poco prima dell’ora di gioco, gli ospiti si svegliano improvvisamente dal torpore e con Artur Pikk costringono Mvogo a volare per evitare il dimezzamento dello scarto. Dopodiché, da una punizione invitante di Xherdan Shaqiri si registra il tris. Fabian Schär (uscito poi per infortunio nel finale) vince il suo duello aereo mettendo Igonen nelle condizioni di rinviare direttamente sui piedi di Nico Elvedi.

Successivamente, Mart Poom commette un intervento scorretto su Amdouni e il direttore di gara cipriota Kyriakos Athanasiou non può far altro che indicare il punto del rigore. Sul dischetto di presenta Shaqiri che alla seconda opportunità (la prima viene respinta da Igonen, il quale però infrange la regola di tenere un piede sulla linea) iscrive il poker che di fatto manda i titoli di coda a un match mai in discussione.

L’ultima emozione la fa vivere Joonas Tamm, il quale prova a mettere a segno il classico «gol della bandiera» con uno spettacolare colpo di tacco. Mvogo intende però chiudere la sua prova con un «clean sheet» e blocca il tentativo del difensore centrale in forza ai bulgari del Botev Plovdiv.

Sabato 8 giugno 2024 alle ore 18:00, sotto le volte del Kybunpark di San Gallo, la Svizzera affronterà l’Austria nella prova generale verso UEFA EURO 2024.

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