Amichevoli, in dieci per un’ora e in nove dall’87’ il Lugano non sfigura affatto, incassando però un pesante ko con la Fiorentina

scritto da Claudio Paronitti

Il terzo e ultimo test-match di dicembre ha portato il Lugano ad affrontare una trasferta in Toscana per duellare contro la Fiorentina – che nel corso del corrente mese ha già assolto sei gare (cinque vittorie e un pareggio) – sotto le volte dello Stadio Artemio Franchi. La sfida pre-natalizia è terminata con il largo successo della Viola, aiutata poco dopo la mezz’ora dal giovane direttore di gara Manuel Volpi, che espelle senza giustificazioni Roman Macek

Ottima partenza pimpante per la banda bianconera. Esattamente allo scoccare del terzo giro d’orologio, Mohamed El Amine Amoura mette il turbo, sfugge ad Aleksa Terzić e arriva sul fondo, da dove serve Žan Celar che, disturbato leggermente da Pierluigi Gollini (che tocca la sfera), colpisce una clamorosa traversa piena. La pressione ospite è importante e forse anchhe sorprendente per la Viola, che si mostra in maniera pericolosa per la prima volta dalle parti di Amir Saipi al settimo minuto – centoventi secondi dopo un’ottima chiusura del capitano di serata Fabio Daprelà su Luka Jović – con una conclusione dai ventidue metri di Alfred Duncan che si spegne di poco a lato. Una volta presa la marcia, i padroni di casa passano in vantaggio. Jonathan Ikoné rientra dalla fascia destra e appoggia a Duncan, il quale si libera con una finta di corpo di Mohamed Belhadj e fa partire un potente e preciso mancino che termina la sua corsa nell’angolino alla sinistra di Saipi. L’occasione successiva è ancora toscana, con Riccardo Saponara che, assistito da Antonin Barák, non trova l’incrocio dei pali per un nulla. Ciò è l’anteprima di quanto accade il minuto successivo, perché al tredicesimo Jonathan Ikoné conclude una splendida azione collettiva (con la retroguardia sottocenerina però ferma e poco reattiva) con un appoggio semplice semplice a porta sguarnita. Colpiti da un micidiale uno-due degli avversari, i ragazzi di mister Mattia Croci-Torti cercano di mantenere per più tempo possibile il pallone tra i propri piedi. Dopo la sfuriata dei locali, ci riescono pure, andando al tiro alle stelle con Mattia Bottani.

I ticinesi mantengono fede al loro «karma» e al ventesimo minuto dimezzano lo scarto a seguito di un rapidissimo contropiede avviato da Celar, proseguito da Bottani e concluso in maniera vincente da Mohamed El Amine Amoura, il cui destro di primo istinto in diagonale non lascia scampo a Gollini. Poco più tardi, dopo una punizione morbida dii Barák, Saponara arriva in allungo sull’assist di testa di Nikola Milenković e appoggia al centro per un liberissimo Jović. L’attaccante serbo, che per l’occasione sostituisce l’ex-Basilea Arthur Cabral, fallisce il tris spedendo sopra l’asta un pallone assai invitante. La successiva puntuale copertura di Daprelà su Ikoné permette ai suoi compagni di reparto di tirare un bel sospiro di sollievo. Lo stesso accade poco prima della mezz’ora con un’uscita bassa di Saipi. Sul fronte opposto, Bottani testa dalla distanza i riflessi di Gollini, che para in due tempi. Tutte queste numerose chance confermano che il ritmo del match è molto elevato e che non sembra affatto una semplice sfida di preparazione. Anche l’agonismo è alto, tanto che in maniera alquanto incredibile Roman Macek chiude la sua partita al trentaquattresimo per un intervento da dietro su Dodo (che, tra l’altro, continua la partita come se nulla fosse accaduto…) e viene sorpendentemente espulso dal direttore di gara, che regala alla Fiorentina il vantaggio numerico per la prossima ora di gioco. Con questa prospettiva, le già presenti difficoltà aumentano notevolmente per dei combattivi bianconeri, che ad ogni modo non rischiano niente sino al duplice fischio e anzi, controllano molto bene il possesso della sfera (eccezion fatta per una scivolata di Saipi sul retropassaggio di Daprelà al quarantunesimo).

Dopo venti minuti di pausa riprendono le ostilità, con un unico cambio da registrare e che conerne il guardiano della porta bianconera: Sebastian Osigwe, fresco di rinnovo sino al 2026, sostituisce Saipi. Malgrado l’inferiorità numerica, i bianconeri coprono intelligentemente la lunghezza e la larghezza del campo e concedono pochi spazi alla Viola, che si crea una prima chance in contropiede (!) al nono minuto, quando l’azione viene fermata per un chiaro fuorigioco. Quando il cronometro marca il cinquantasettesimo, Doumbia è punito con un calcio di punizione a sfavore per un intervento scorretto su Lorenzo Amatucci. Sul punto di battuta si presenta Barák, che lascia di sasso chiunque con una magistrale conclusione incrociata all’incrocio dei pali. All’ora di gioco, Duncan iscrive un altro gol, ma l’arbitro annulla giustamente per un fallo di Christian Kouamé su Daprelà. Il giro di lancetta seguente vede Osigwe respingere provvidenzialmente un destro a giro del neo-entrato centravanti. Qualche istante più tardi, il #58 nulla può sul doppio tentativo ravvicinato di Barák, che cala un obiettivamente severo poker.

Che diventa una pesantissima manita al sessantacinquesimo. Amatucci recupera palla e la serve a Saponara, che dal canto suo assiste Nikola Milenković (reduce dal Mondiale in Qatar con la Serbia, con la quale ha affrontato anche la Svizzera), che fulmina Osigwe con un destro rasoterra chirurgico nell’angolino basso. Decisamente più in palla e già in forma-campionato (che in Italia riprenderà il 4 gennaio, mentre in Svizzera si ripartirà solamente il 22 dello stesso mese), la Fiorentina è ora padrona totale del rettangolo verde. I luganesi faticano a proporre azioni di una certa importanza e vengono schiacciati nella propria metà campo dalla grande pressione avversaria. Tornando brevemente a discutere della prestazione (tutto fuorché eccellente) del fischietto di Arezzo, non si può non sottolineare la disparità di trattamento tra le due squadre. Questo perché al settantanovesimo Aleksa Terzić si rende protagonista di un pericoloso intervento da dietro (con il pallone lontano) su Johann Angstmann. Il laterale mancino, che meriterebbe la doccia anticipa, riceve invece solamente un cartellino giallo… Un deciso intervento di Adrian Durrer (che lascerà il campo per un infortunio alla caviglia destra a centoattanta secondi dalla chiusura) su Saponara all’ottantaquattresimo manda sul punto di battuta della punizione dal limite il rientrante Gaetano Castrovilli, che conclude sulla barriera. Mentre al tramonto della gara, lo stesso #10 trova la deviazione di Andrea Maccoppi che s’innalza e beffa Osigwe, superato nuovamente con un pallonetto alquantto fortunoso che mette fine al test sul sei a uno.

Si chiude così, con una sconfitta di ampie dimensioni, la prima parte di preparazione invernale del Lugano, che tornerà in campo il prossimo 2 gennaio per una sgambata in quel di Cornaredo prima di intraprendere il viaggio verso Benidorm, in Spagna, sede del ritiro invernale di una settimana, all’interno della quale verranno disputate due gare amichevoli contro avversari in fase di definizione.

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Amichevoli internazionali invernali 2022-2023 – Stadio Artemio Franchi, Firenze

ACF Fiorentina vs FC Lugano 6-1 (2-1)

Reti – 10′ Alfred Duncan 1-0, 13′ Jonathan Ikoné 2-0, 20′ Mohamed El Amine Amoura 2-1, 57′ Antonin Barák 3-1, 62′ Antonin Barák 4-1, 65′ Nikola Milenković 5-1, 90′ Gaetano Castrovilli 6-1.

Ammonito – 79′ Aleksa Terzić.

Espulso – 34′ Roman Macek.

ACF Fiorentina (4-2-3-1): Pierluigi Gollini – Dodo, Nikola Milenković, Igor, Aleksa Terzić – Lorenzo Amatucci (75′ Gaetano Castrovilli), Alfred Duncan – Jonathan Ikoné (46′ Christian Kouamé), Antonin Barák, Riccardo Saponara – Luka Jović (61′ Filippo Distefano). Allenatore: Vincenzo Italiano.

FC Lugano (4-2-3-1): Amir Saipi (46′ Sebastian Osigwe) – Allan Arigoni (83′ Niccolò Spinelli), Lukas Mai (83′ Noah De Queiroz), Kreshnik Hajrizi (74′ Johann Angstmann), Fabio Daprelà – Mohamed Belhadj (74′ Andrea Maccoppi), Ousmane Doumbia (83′ Abel Marc) – Mohamed El Amine Amoura (58′ Boris Babić), Mattia Bottani (59′ Adrian Durrer), Roman Macek – Žan Celar (59′ Mickaël Facchinetti). Allenatore: Mattia Croci-Torti.

Arbitro – Manuel Volpi della Sezione di Arezzo.

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