Il presidente Giulini si entusiasma facilmente, ma altrettanto facilmente si imbufalisce quando le cose non marciano come vorrebbe. Ma è un’arrabbiatura controllata, sempre esternata con il sorriso sulle labbra (un po’ forzato, per la verità): sembra un paradosso, ma è nello stile del patron granata il quale, ben inteso, sa essere realista e quando si inalbera lo fa a ragion veduta e senza mai gettare benzina sul fuoco ma, al contrario, cercando di conservare la tranquillità. Tuttavia, rispetto a mister Andermatt troppo spesso tutore oltre ogni limite degli equilibri interni, il presidente non le manda a dire, con estremo garbo sia chiaro, ma senza circonlocuzioni, con eloquio cristallino. E quando afferma, come ha fatto domenica dopo il doloroso rovescio interno con il San Gallo, che «occorre guardarsi alle spalle, ma ci credo ancora», il numero uno granata lascia chiaramente intendere che la situazione si è fatta critica, al di là delle cifre che assegnano ancora al Bellinzona la seconda piazza della classifica.
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di Fabrizio Maggi
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