Impegnato in uno dei due posticipi domenicali, il Taverne ha duellato con la seconda squadra del Winterthur, chiudendo la contesa con una battuta d’arresto
Al termine della sfida della Schützenwiese, ci siamo rivolti al condottiero delle Aquile giallonere, mister Damiano Meroni, per l’abituale intervista settimanale del post-partita, che vi forniamo di seguito.
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Domenica da 0 punti in quel di Winterthur, giusto così?
«Una domenica che non ci fa muovere la classifica, purtroppo. Una sconfitta della quale dobbiamo far tesoro e apprendere, per quanto concerne l’approccio iniziale, che deve essere più attivo/reattivo, dinamico, quando sai quale avversario affronti.
Devi aspettarti un inizio dall’intensità elevata, una pressione accentuata a tutto campo contro la U21 del Winterthur. Di conseguenza, puoi subire sì, ma devi essere in grado di riproporti, e non puoi sottostare per 45 minuti. Questo ha pregiudicato il nostro incontro, e siamo stati fortunati ad arrivare alla pausa “solo” sul risultato di 1-0».
Nel secondo tempo le cose sono cambiate.
«Volevamo cambiarle, e in parte ci siamo riusciti, vuoi per un logico calo loro, vuoi per un nostro miglior piglio, e magari anche per aver provato a modificare il modo di stare in campo.
Visto che comunque il risultato era di 1-0 e vi erano ancora 45 minuti di gioco, abbiamo conquistato metri e fiducia, e dopo una decina di giri d’orologio, abbiamo spinto i locali nella loro metà campo. Da qui il gioco e il corso della partita si è invertito, e in più di un’occasione avremmo dovuto essere migliori nell’ultimo passaggio, nella conclusione, così da poter trovare il pareggio.
Concediamo qualche logica ripartenza a loro, ma non rischiamo più di tanto, insistiamo e proviamo in tutti i modi anche con più giocatori offensivi, ma non riusciamo a trovare la rete.
Così, al 90′ +3′ subiamo la seconda rete quando, rischiando in fase offensiva, “becchiamo” una ripartenza ben orchestrata, che mette fine alla partita».
Quindi, è giusto il 2-0?
«Il risultato non è modificabile, è da accettare, per un primo tempo un po’ troppo pigro da parte nostra. Poi, sinceramente, non essendo capitolati con due o tre reti nel primo tempo, per quanto fatto nel secondo, fosse arrivato il pareggio, nessuno avrebbe gridato allo scandalo».
A questo punto la classifica vi vede in ottava posizione su sedici partecipanti, la metà perfetta.
«La classifica questa settimana e il prossimo weekend l’accantoniamo e non ci pensiamo, arrivando sabato una partita di qualificazione alla Coppa Svizzera 2023-2024, in cui proveremo a passare il turno, recuperando qualche giocatore, e cercando di ritrovare la via della porta avversaria in modo più convincente.
Successivamente dovremo essere bravi per il “rush finale” con le ultime cinque partite di campionato che ci porteranno al 26 novembre 2022. Andremo a Höngg e a Tuggen e riceveremo Grasshopper U21, Weesen e Kreuzlingen. A quel punto guarderemo la classifica, che è giustamente importante.
Ma sarò ripetitivo, i nostri scenari rimangono quelli pianificati a inizio stagione, sviluppo in fretta della gioventù in squadra (e domenica abbiamo dimostrato che dobbiamo ancora crescere) sotto il piano fisico, della personalità, dell’equilibrio e della costanza, con l’aiuto dello staff e dei giocatori più navigati, e con i giovani che ora hanno capito, dopo 11 partite, con quale categoria siamo confrontati».