AC Bellinzona, il post-Yverdon con Dragan Mihajlović: «Non dobbiamo nasconderci, siamo indietro rispetto agli altri»

scritto da Claudio Paronitti

Uscendo sconfitto dalla partita casalinga con l’Yverdon che ha dato il via al girone di ritorno, il Bellinzona non è riuscito ad approfittare dello scivolone del giorno precedente del Thun per staccare i bernesi in classifica

Il sesto posto è, al momento, forse il massimo a cui può ambire una formazione che, attualmente, sta concedendo un po’ troppo ai propri avversari per svariati motivi. Essi ha cercato di trovarli il #91 granata Dragan Mihajlović, quest’oggi utilizzato sulla fascia sinistra di difesa nel 4-4-2 di partenza di mister Stefano Maccoppi. Ecco, di seguito, le sensazioni fornite a telecamere e microfoni della RSI dal 31enne:

«È stata una partita abbastanza equilibrata per quanto riguarda il risultato sino a quell’autorete che ci ha fatto male. Stavamo lottando, ma sappiamo di essere indietro di condizione rispetto alle altre squadre. E anche il recente arrivo del nuovo mister non ci ha permesso di preparare al meglio questa partita. Abbiamo cercato di portare in campo la grinta e la voglia. Fino a un certo punto questi due elementi c’erano. Dopo il gol ci siamo un po’ disuniti. È un peccato, perché la classifica purtroppo ci penalizza.

Il gruppo sta bene. È la forza di questo Bellinzona. Se abbiamo conquistato tutti questi punti sinora (23, ndr), il merito è del gruppo. In questo momento, stiamo giocando solamente con il gruppo. Noi ragazzi ci stiamo impegnando e spero che i tifosi capiscano che anche per noi calciatori non è facile. Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. Noi giocatori lo facciamo sempre, mettendoci la faccia. Andiamo in campo, cercando di dare il massimo. La verità è, però, che dobbiamo “pedalare” più degli altri, cercando di capire le cose più in fretta e trovando quelle dinamiche di squadra che in questo momento mancano».

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