5L Gruppo 3: Audax Gudo-Aramaici Suryoye 3-0, mister Daniele Lerose vince all’esordio

scritto da Roberto Colombo

La società in estate è stata rivoluzionata, l’allenatore è contento di come è iniziata la stagione

Buona la prima per l’Audax Gudo che, nella prima giornata del campionato di 5ª Lega (girone 3) ha superato con un netto 3-0 Aramaici Suryoye. «Il risultato è andato al di sopra delle mie aspettative – racconta Daniele Lerose, tecnico del Gudo – non pensavo che i miei giocatori potessero regge a certi ritmi per tutta la partita. Invece sono stati molto bravi. Nel primo tempo la partita è stata molto fisica, ma grazie alla nostra piccola “pulce” Pietro Antonio Caito siamo riusciti a passare in vantaggio. Anche nella ripresa c’è stato molto agonismo. Noi siamo stati più bravi a concretizzare, prima con Palmiro e poi nel recupero con Pellitteri, le occasioni create. Vogliamo dedicare questa vittoria a tutta la società, al suo staff, che sta facendo un lavoro fantastico per tenere vivo l’Ac Audax Gudo».

A giugno l’Audax Gudo è stato profondamente rinnovato, alla guida della società sono arrivati il presidente Pietro Lerose e il vice presidente Antonio Fabio Chilelli, che hanno subito iniziato a lavorare (e far lavorare) per cambiare l’immagine del club. «Sono stati mesi di intenso lavoro – continua mister Lerose – soprattutto per rinnovare l’immagine della società. Il cambiamento è stato grande, invito tutti a venire a vedere per credere. Purtroppo, essendo stati impegnati su altri fronti, la squadra ha iniziato il campionato senza la condizione che avrei sperato. Ma i ragazzi, come dimostrato contro l’ Aramaici Suryoye, hanno compensato questa mancanza con un grandissimo carattere e sacrificio. Oltre ai gol di Caito e Palmiro, vorrei sottolineare la bella storia di Daniel Pellitteri: rientrava da un serio infortunio, l’ho inserito nel finale e gli sono bastati cinque minuti per segnare. Finisco con una battuta – conclude scherzando Lerose – il nostro obiettivo è a fine anno non essere ultimi nella classifica fair play».

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