4L Gruppo 1: Camorino, mister Vernava “la mentalità è importante, si vince anche con quella»

scritto da Roberto Colombo

Mister nuovo in casa Camorino, qualità e capacità ci sono ma bisogna dare ai ragazzi il giusto tempo per assimilare al meglio cosa vuole l’allenatore

Tre punti nelle prime quattro giornate per il Camorino, pochi? Forse sì, ma c’è anche da dire che la squadra di mister Luigi Vernava ha già dovuto affrontare Stella Caprisaca e Agno (le due capolista a punteggio pieno) e che probabilmente gli unici punti buttati sono la brutta sconfitta interna (3-0) contro il Basso Ceresio.

Il tecnico si aspettava comunque di più dai suoi ragazzi: «Non sono assolutamente contento di come abbiamo iniziato la stagione. Mi aspettavo qualche punto in più. Lo dico con chiarezza perché le capacità e le qualità le abbiamo. È il primo anno che alleno questa squadra, quindi un’attenuante potrebbe essere che i ragazzi hanno bisogno di un po’ di tempo per assimilare e capire bene il nuovo sistema di gioco, però ripeto: le qualità ci sono».

«L’aspetto più positivo – continua l’allenatore – è che stiamo crescendo. Ho visto dei miglioramenti e iniziamo a giocare palla a terra, come voglio e come mi piace veder giocare a calcio. Invece, bisogna ancora lavorare sulla concentrazione. Mentalmente siamo troppo altalenanti. In alcune partite sembra che vada tutto bene, in altre invece stacchiamo la spina».

«Tornando alle cose positive mi piace molto che tutti i ragazzi hanno voglia di capire e imparare cose nuove, si impegnano molto e cercano di fare quello che chiedo durante gli allenamenti: sotto questo aspetto sono davvero impressionato in positivo dall’atteggiamento di tutto il gruppo».

Il Camorino (dopo le prime quattro partite) deve guardarsi le spalle perché la zona retrocessione è lontana soltanto tre punti, ma mister Vernava risponde con sportività su chi nel girone è la squadra da battere e quelle che invece dovranno lottare per la salvezza: «Per il vertice, senza offendere nessuno, mi sembra che non ci sia storia: l’Agno è una spanna sopra tutti. È fuori categoria. Ma c’è anche da dire che sinceramente non conosco benissimo le altre squadre, quindi sarebbe stupido esprimere un giudizio. Per la salvezza è più difficile fare un pronostico, abbiamo appena iniziato e ci sono ancora tante partite».

Intanto, come dice l’allenatore, è meglio pensare a una partita per volta, iniziando dalla Campionese: «L’insidia più grossa non è nei nostri avversari, ma nella nostra testa: la mentalità è importante, se giochiamo come siamo capaci possiamo fare una bella partita».

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