L’allenatore dei gialloblù: «Quando l’arbitro fischierà penseremo solo a giocare e divertirci. La vita è gioia. Torneremo a gioire come prima e forse ancora di più»
CAMPIONE D’ITALIA – Il nostro viaggio di opinioni su come le squadre del calcio regionale stanno vivendo l’emergenza coronavirus oggi espatria e arriva a Campione d’Italia, exclave italiana in territorio svizzero che si affaccia sulle sponde orientali del lago di Lugano ma che “appartiene” alla provincia di Como. A Campione d’Italia ha il suo quartiere generale la Campionese (Quarta Lega, Gruppo 1), l’unica squadra italiana che gioca in un campionato svizzero. Abbiamo fatto due chiacchere e ascoltato il pensiero di Josè Antonio Custodio, allenatore della Campionese.
CHALCIO – Ciao Mister, iniziamo con una tua riflessione personale sull’emergenza coronavirus…
Josè Antonio Custodio: «In queste settimane abbiamo vissuto e stiamo vivendo in una condizione a cui nessuno di noi era abituato o si aspettava. Stare in casa senza poter incontrare parenti o amici non è facile, ma è la cosa migliore da fare. Io personalmente cerco di essere ottimista e fiducioso».
CHALCIO – Parliamo di calcio. Non terminare gli attuali campionati cosa significherebbe? Quali secondo te i possibili scenari?
Josè Antonio Custodio: «Confesso e credo che non terminare i campionati di quest’anno sarebbe una delusione per tutte le società. Tuttavia, penso che la cosa migliore da fare sia proprio annullare tutto (come sembra ormai essere quasi ufficiale) e ripartire a settembre con nuovi campionati, senza assegnare quest’anno nessuna promozione o retrocessione».
CHALCIO – Come riprenderemo? Allenamenti, partite, buvette, cene e pizzate. Secondo te, dal punto di vista psicologico, cambierà qualcosa nel rapporto con compagni o avversari? Avremo paura ad avvicinarci? Oppure sarà tutto normale e come prima?
Josè Antonio Custodio: «Penso che in un primo momento avremo un po’ di paura a relazionarci con gli altri. Tuttavia, per quanto riguarda il calcio, credo che quando saremo di nuovo in campo e l’arbitro fischierà l’inizio della partita, allora tutto verrà dimenticato e penseremo solo a giocare e divertirci. Anche fuori dal campo all’inizio sarà dura, ma piano piano tutto tornerà alla normalità».
CHALCIO – Lasciamoci con un tuo messaggio positivo…
Josè Antonio Custodio: «La vita è gioia, anche se in questo momento dobbiamo stare chiusi in casa. Ma torneremo a gioire come prima e anche di più».