3L-2: Losone, mister Riccio «Giusto fermarsi, il nostro desiderio è confermare l’intera squadra»

scritto da Roberto Colombo

Foto da losonesportiva.ch

L’allenatore neroarancio: «Non c’erano alternative percorribili. Abbiamo fatto tanto sacrifici, ma i rischi per la salute non sono stati ancora azzerati. Non sarebbe stato possibile tornare ad allenarci in completa sicurezza».

LOSONE – Il nostro viaggio di opinioni su come le squadre del calcio regionale stanno vivendo le conseguenze del coronavirus arriva oggi a Losone, comune di circa 7.000 abitanti nel distretto di Locarno, abbracciato dai fiumi Maggia e Melezza a pochi chilometri dalle sponde del lago Maggiore. Abbiamo fatto due chiacchere con Giuseppe Riccio, dallo scorso gennaio alla guida del Losone (Terza Lega, Gruppo 2) con cui è riuscito a disputare due partite (0-0 sia contro il Solduno che contro il Riarena) prima che lo scorso 30 aprile l’ASF cancellasse l’intera stagione 2019/2020.

UN FILM, PER RIFLETTERE

«Una riflessione sul coronavirus? – esordisce Giuseppe Riccio – Semplice: sembra di essere in un film. Oltre a tutto il male, spero che ci abbia aiutato a farci capire che non possiamo avere sempre tutto sotto controllo. Le nostre vite e attività sono state messe in pausa. In un attimo abbiamo dovuto resettare tutte le nostre abitudini, la quotidianità, i nostri tempi. Spero che questo tempo sia stato usato anche per riflettere e capire quali sono i veri valori della vita e le giuste priorità».

NON C’ERANO ALTERNATIVE

«Credo che l’ASF, annullando l’intera stagione, abbia preso la decisione giusta. Siamo rimasti fermi quasi due mesi, nelle condizioni di incertezza in cui ancora ci troviamo sarebbe stato impensabile iniziare una nuova preparazione, che sarebbe stata assolutamente necessaria per ricominciare a giocare senza incorrere in tanti infortuni. Non c’erano altre alternative, ripeto: condivido la scelta dell’ASF».

FUTURO, PROGRAMMAZIONE E GIOVANI

«Per quanto riguarda il futuro – continua mister Riccio – anche qui al Losone ci saranno da valutare molti aspetti visto che la pandemia ci ha bloccati su diversi fronti. Con la società ci siamo sempre tenuti in contatto con delle videochiamate. Il pensiero mio e quello della società è di tenere la stessa rosa e lo stesso staff anche per la prossima stagione. Adesso che sappiamo che i campionati 2019/2020 sono stati definitivamente annullati, possiamo pianificare e concentrarci sul prossimo anno. Personalmente per prima cosa mi piacerebbe confermare tutta l’attuale squadra; poi una mia richiesta è quella di far tornare alla base diversi giovani che sono cresciuti nel nostro settore giovanile».

NON SPRECHIAMO I SACRIFICI

«A livello psicologico molte cose cambieranno. Dovremo fare nostri atteggiamenti nuovi. All’inizio dovremo abituarci, soprattutto alla distanza tra le persone, fino a quando la situazione sarà a tutti gli effetti sotto controllo. Questa pandemia – conclude Giuseppe Riccio – ci è arrivata addosso come un macigno. Tra le persone si è insinuata tanta paura. Probabilmente, c’è anche un po’ di preoccupazione che la situazione possa nuovamente aggravarsi. Anche nel calcio non possiamo pensare di tornare ad avere gli stessi comportamenti che avevamo fino a qualche mese fa. Sarà giusto essere prudenti, seguire le direttive che ci verranno date per non buttare alle ortiche gli sforzi che tutti insieme abbiamo fatto sino ad oggi. Uniti in una grande squadra ce la faremo».

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