2LI, Mendrisio, mister Tami a 360 gradi, gioco, assenze, prestazioni e settore giovanile

scritto da Walter Savigliano

Mister Tami ci racconta i suoi pensieri su questo girone di andata, gioco, assenze, operato e giovani allievi.

Ciao Mister, come definiresti questa prima parte di stagione appena conclusa? Con una parola.

Dovendo usare una sola parola userei “Rinascita”, almeno di quella sportiva perché la società aveva già iniziato un lavoro di rifondazione che non è coincisa immediatamente con risultati sportivi soddisfacenti, ma il solco per costruire qualcosa di solido era stato già tracciato da presidente e dirigenti.

Le numerose assenze per infortunio o squalifiche hanno condizionato questa prima parte, un Mendrisio al completo avrebbe avuto qualche punto in più?

Odio gli alibi e i ragazzi lo sanno, questo è quanto ottenuto e quindi quel che meritiamo, gli infortuni sono cose all’ordine del giorno nel calcio, discorso diverso per le squalifiche, aspetto riguardo al quale avremmo potuto comportarci meglio. Il fatto di trovarsi scoperti ad un certo punto della stagione è stato evidentemente un problema ma anche qui non possiamo accampare scuse ma solo cercare di rimediare per il girone di ritorno, la società sa cosa dobbiamo fare per rinforzare il gruppo e si sta già muovendo nella giusta direzione, vogliamo continuare a crescere.

In generale, sei soddisfatto della prestazione dei tuoi giocatori?

Si, sono molto soddisfatto, come ho detto più volte da parte dei ragazzi c’è stata subito molta disponibilità, sull’altare del risultato abbiamo in alcuni casi sacrificato un po’ dei concetti di gioco che erano ben funzionati fino al momento in cui le assenze hanno iniziato a pesare, ma anche in questo i ragazzi sono stati encomiabili sopperendo con il carattere alle difficoltà che si sono presentate.

Con il senno di poi, cosa cambiaresti del tuo operato se potessi tornare indietro?

Con il senno del poi è sempre tutto più facile, ogni scelta viene sempre presa pensando al meglio per la squadra in quel momento. In ogni caso ritengo che l’allenatore sia il principale responsabile per ciò che la propria squadra produce, quindi nelle partite in cui siamo mancati evidentemente non sono stato in grado di trasmettere il necessario alla squadra. La crescita della quale parlavo prima comunque è reciproca, anche io ed il mio staff stiamo imparando a conoscere una squadra nuova e dei giocatori nuovi, in futuro cercheremo di trarre i giusti insegnamenti da ogni situazione per fare in modo che anche le sconfitte patite non siano state inutili.

Quali giocatori ti hanno più colpito?

Abbiamo in rosa dei giocatori eccezionali, non trovo corretto sottolineare qualcuno in particolare perché sono tutti a loro modo speciali, abbiamo un bel mix tra giocatori esperti che hanno fatto carriere importanti e ragazzi che hanno una gran fame e voglia di dimostrare il loro valore. Io mi auguro solo di vederli con il sorriso perché se lo meritano tutti quanti, chi ha subito l’onta della retrocessione l’anno scorso e chi ha sposato il nostro progetto in un momento nel quale serviva fiducia nella società e nello staff.

Sei riuscito ad integrare qualche ragazzo del settore giovanile? E come è andata?

Questo fino ad oggi si è rivelato il vero punto dolente rispetto a quanto prefissatoci, non siamo riusciti ad integrare in pianta stabile giocatori provenienti dal settore giovanile e considerando il fatto che ci troviamo in seconda lega interregionale per la prima volta dopo 20 anni credo che sia un’occasione mancata. I limiti strutturali emersi ad inizio stagione erano troppo grandi da superare, ho notato poca fame da parte di alcuni ragazzi e limiti ancora troppo evidenti da parte di altri che hanno avuto l’opportunità di avvicinarsi alla prima squadra ad inizio stagione. Vorrei che i ragazzi capissero che indossare la maglia del Mendrisio sia un onore e vorrei vedere più sacrificio per arrivare a questo obiettivo. In ogni caso quando si lavora con i giovani la pazienza deve essere sempre presente, quindi ci stiamo riprovando, la società anche in questo caso ha lavorato benissimo e si è dotata di un responsabile del settore giovanile come Alessandro Minelli (forse la persona migliore possibile per questo compito), grazie a lui ed alla disponibilità di allenatori e responsabili, durante il campionato diversi ragazzi si sono allenati a rotazione con noi e in inverno è nostra intenzione premiare qualcuno di questi aggregandolo in pianta stabile alla rosa.

Come intendi ripartire e cosa intendi cambiare per la ripartenza in campionato?

Banalmente intendo ripartire da dove abbiamo lasciato, con la voglia di vincere ogni partita migliorando le lacune delle quali ti ho parlato prima, mi piacerebbe anche poter contare sempre di più sul nostro pubblico.

Quando inizieranno gli allenamenti?

Gli allenamenti non si interromperanno mai completamente, il fisioterapista sta dando la possibilità ai ragazzi di allenarsi anche durante la pausa, a gennaio avremo una prima parte del mese con degli allenamenti semi-facoltativi mentre il 27.01 ricominceremo la preparazione vera e propria.

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