Patricio Bustamante: «È stata una decisone sofferta perché al Cadenazzo ho passato anni molto belli. Il presidente Caccia è un vero signore, oltre che un amico. Ho lasciato per motivi familiari».
CADENAZZO – Patricio Bustamante, che lo scorso gennaio aveva sostituito Maurizio Berriche sulla panchina del Cadenazzo (Seconda lega) e di cui era stato vice nel girone di andata, il prossimo anno non guiderà più i rossoneri. Insieme a lui anche Francisco Aguirre (che aiutava Bustamante) ha deciso di interrompere il rapporto con la società del presidente Arnaldo Caccia. A dare la notizia della separazione è stato lo stesso Bustamante, scegliendo parole di gratitudine e affetto verso tutto il Cadenazzo, il presidente Caccia e tutti i suoi (ex) giocatori».
LE DIMISSIONI
«È vero – esordisce mister Bustamante – né io né Francisco Aguirre il prossimo anno alleneremo il Cadenazzo. Nelle ultime settimane abbiamo avuto un fitto confronto con la società, al termine del quale ho spiegato al presidente Caccia che non avrei più continuato soprattutto per motivi famigliari, ma anche perché avevo in mente un altro progetto rispetto a quello che si prospettava. È da tanti anni che sono al Cadenazzo, tutti molto belli, quindi la mia è stata un decisione sofferta: voglio ringraziare tutti, soprattutto il mio amico e presidente Arnaldo Caccia. Cosa farò in futuro? È da un po’ che sono legato alla formazione Footeco del Bellinzona, forse continuerò lì, ma devo ancora discuterne con la società».
IL SALUTO AL SUO CADENAZZO
«Lascio una realtà bellissima – continua Bustamante – in cui mi sono sempre trovato molto bene. A gennaio avevo preso il posto di mister Berriche e avevo iniziato a lavorare con i ragazzi che sono stati sin da subito eccezionali. Durante la preparazione invernale avevamo fatto un gran lavoro e avevamo trovato una splendida sintonia grazie all’impegno dei giocatori, alla disponibilità dello staff tecnico e alla perfetta organizzazione della società: è stato un vero peccato che il coronavirus non ci abbia permesso di tornare in campo, ci saremmo divertiti. Ho dei ricordi molto belli anche del girone di andata. Nella metà stagione che abbiamo giocato – prosegue l’ex allenatore rossonero – il Cadenazzo si è dovuto scontrare con tanti episodi non sempre positivi (infortuni, sfortuna, decisioni arbitrali discutibili, bravura degli avversari), ma la squadra ha reagito con grande carattere affrontando le difficoltà con personalità e positività. Questo è un gruppo molto unito e che ha una grande forza mentale, se riuscisse a trovare la giusta continuità potrebbe stare tranquillamente là davanti».
UN ULTIMO PENSIERO, COVID E CALCIO
«Vorrei però concludere – chiosa mister Bustamante – con una piccola riflessione sull’ultimo difficile periodo che abbiamo vissuto (il coronavirus), e vorrei ringraziare pubblicamente tutti quelli che hanno lavorato per aiutare chi purtroppo è stato colpito da questo maledetto virus: grazie di cuore. Ed infine un mio personale pensiero sul calcio, lo sport che amo e di cui non posso fare a meno: tra poco ci rivedremo sui campi, facciamo in modo che questo sport diventi sempre più bello, sano, attraente e soprattutto che sia di grande esempio per i nostri bambini. Il calcio è pura passione, sia per i grandi che per i piccoli, la famiglia del calcio merita di essere unita e felice».