Il girone di ritorno del campionato di Promotion League, che avrebbe dovuto prendere avvio all’inizio di marzo, non ha nemmeno preso avvio a causa dell’emergenza sanitaria, nel frattempo decisamente migliorata in tutto il Paese
Jean-Michel Aeby, tecnico dell’Yverdon Sport, capolista del terzo livello del pallone rossocrociato (che un paio di giorni or sono ha visto la sua conclusione ufficiale, ndr), si è intrattenuto con i responsabili del sito web ufficiale biancoverde, ai quali ha raccontato come sta vivendo questo particolare periodo storico.
L’allenatore ginevrino racconta che «prima di tutto, è importante seguire tutte le consegne sanitarie che ci vengono date. Ogni giocatore deve fare attenzione ai suoi cari. Poi, noi abbiamo dato un programma a ciascuno di loro, consegnando degli esercizi di base da svolgere, anche in funzione delle loro possibilità individuali. Il punto principale rimane lo stesso: tutti devono sentirsi in buona salute e che nessun calciatore venga toccato dalla situazione. Stiamo vivendo una vera lezione di vita. Combattiamo contro un avversario invisibile».
La domanda a cui la maggior parte degli attori protagonisti pensa concerne la ripresa dell’attività a tempo pieno: «È difficile dirlo con certezza. Lo vediamo in questi giorni con la probabile sospensione di tutti i campionati amatoriali (dalla Seconda Lega Interregionale a scendere, ndr). Non ho una soluzione ottimale, ma spero che il Comitato della Prima Lega prenda coscienza che alcune squadre hanno investito enormemente per ritrovarsi nella posizione in cui si trovano ora. Ma noi non siamo i soli, ci sono diversi parametri da prendere in considerazione. E ciò potrebbe prendere del tempo».
(nella foto, al centro: Jean-Michel Aeby – © Flashpress/Allenspach/Yverdon Sport)